Continua la stretta di Bruxelles nei confronti del Cremlino. La Commissione Europea: “
Bruxelles, 28 maggio 2024 – Il Consiglio Affari Esteri dell’Ue ha approvato la creazione di un nuovo regime sanzionatorio nei confronti della Russia, focalizzato sulla repressione all’interno del Paese, in particolare la violazione dei diritti umani, la restrizione della libertà di espressione, la detenzione di esponenti dell’opposizione. Lo si apprende da fonti Ue. Il nuovo schema avrebbe dovuto essere intitolato ad Alexey Navalny, ma si è deciso di chiamarlo solo “misure restrittive alla luce della situazione in Russia“.
Il Consiglio ha deciso di iscrivere nell’elenco dei sanzionati nel nuovo schema di misure una entità e 19 persone fisiche, tra le quali il Servizio Penitenziario Federale della Federazione Russa, che è l’autorità centrale che gestisce il sistema carcerario russo, noto per i suoi “diffusi e sistematici abusi e maltrattamenti contro i prigionieri politici in Russia“. In quanto agenzia federale, il Servizio Penitenziario è responsabile delle colonie penali in cui l’uomo politico russo Alexey Navalny è stato detenuto con accuse politicamente motivate ed è infine morto il 16 febbraio 2024.
Vengono ‘listati’ anche diversi giudici, pubblici ministeri e membri della magistratura, che hanno svolto un ruolo chiave nell’incarcerazione e nella morte definitiva di Navalny, nonché nella condanna per accuse politicamente motivate di Oleg Orlov, uno dei più rispettati e longevi attivisti per i diritti umani difensore in Russia, tra i leader dell’organizzazione Memorial Human Rights Defense Center, vincitrice del Premio Nobel per la pace 2022, e l’artista Alexandra Skochilenko. Persona ed entità sanzionate sono soggette al congelamento dei beni; ai cittadini e alle imprese dell’Ue è vietato mettere loro a disposizione fondi. Le persone fisiche sono anche soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’Ue.
Il commento della Commissione Europea
“La Commissione accoglie con favore l’adozione da parte del Consiglio di un nuovo regime di sanzioni contro la crescente e sistematica repressione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto da parte delle autorità russe. Il nuovo regime fornisce il quadro di riferimento per la designazione delle persone coinvolte in violazioni e abusi dei diritti umani e in repressioni e azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto. Oggi sono già stati adottati 20 inserimenti in elenco per chiamare coloro che violano i diritti umani e che partecipano alle repressioni a rispondere delle loro azioni. Il regime di sanzioni fornisce inoltre un quadro di riferimento specifico per negare all’apparato repressivo russo beni e tecnologie che possono essere utilizzati impropriamente a fini di repressione interna. Un elenco di tali beni e tecnologie figura nel regolamento. Rientrano nel divieto di fornitura anche i beni e le tecnologie non elencati ma destinati a essere utilizzati a fini di repressione interna in Russia“. E’ quanto si legge in una nota della Commissione Europea.
“Il regime di sanzioni risponde alle politiche sempre più repressive delle autorità russe. Ne sono un triste esempio la morte di Alexei Navalny nel febbraio 2024 e la detenzione per motivi politici di dissidenti quali Oleg Orlov, Alexandra Skochilenko e Vladimir Kara-Murza. Il nuovo quadro di riferimento è parte di una più ampia politica dell’UE a sostegno dei difensori dei diritti umani e degli attivisti in Russia. In tale contesto si inseriscono anche coloro che osano esprimersi contro la brutale guerra di aggressione della Russia in Ucraina e la relativa disinformazione diffusa dal regime russo” conclude la Commissione.
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.