Il fatto

Civitavecchia, rubano lo scooter a un rider e lo aggrediscono: presi 3 rapinatori

29 maggio 2024 | 10:32
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Civitavecchia, rubano lo scooter a un rider e lo aggrediscono: presi 3 rapinatori

Sono stati gli stessi indagati ad aver condotti i carabinieri presso un magazzino dove avevano occultato il veicolo sottratto

Civitavecchia, 29 maggio 2024- I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal Tribunale – Ufficio G.I.P. di Civitavecchia, nei confronti di tre persone, gravemente indiziate del reato di rapina in concorso, avvenuta il 3 maggio scorso ai danni di un 32enne colombiano. Nello specifico, l’ordinanza dispone gli arresti domiciliari per due ragazzi del posto, un 19enne e un 20enne, già ristretti presso la casa circondariale “Nuovo Complesso Borgata Aurelia” e l’obbligo di presentazione in caserma nei confronti di una donna 32enne, romana.

Il pomeriggio del 3 maggio scorso, in via Buonarroti, la vittima, che esercita la professione dirider per una società di consegne alimenti a domicilio, fu derubato dello scooter utilizzato per lavorare e, accortosi del furto, tentò di reagire e opporre resistenza ma venne aggredito da tre persone che lo colpirono al volto e si diedero alla fuga.

Sul posto intervennero i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia che, acquisite la denuncia e la descrizione dei malviventi, si misero alla ricerca dei tre, rintracciandoli poco dopo. Vistisi ormai scoperti, gli indagati condussero i Carabinieri presso un magazzino in stato di parziale abbandono dove avevano occultato il veicolo sottratto, immediatamente recuperato e restituito al proprietario.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri nel corso delle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia hanno consentito al Gip del Tribunale di Civitavecchia di emettere l’ordinanza che è stata notificata ai tre indagati.

(Foto d’archivio)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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