
Il ladro era già noto alle Forze dell’ordine per aver minacciato con un coltello il titolare di una palestra e terrorizzato i presenti
Gaeta, 29 maggio 2024 – Furto in un’officina meccanica navale: rubati serbatoi, eliche e altri materiali per un valore di 20mila euro. E’ successo a Gaeta, dove i carabinieri della locale Tenenza, in meno di 48h hanno scoperto il ladro. I militari hanno da subito acquisito la denuncia del malcapitato, un residente di Gaeta, che ha messo a disposizione dei carabinieri, le telecamere di sicurezza, tanto da identificare l’autore del furto, un altro residente di Gaeta, classe 82, operatore ecologico. Il ladro è un volto noto per i carabinieri di Gaeta, in quanto recentemente colpito da denuncia per minaccia a mano armata ai danni di un imprenditore locale, che si è visto l’uomo, armato di coltello, piombargli all’interno della palestra a seguito di un diverbio scaturito per le modalità di parcheggio dei mezzi di alcuni clienti (leggi qui).
Il furto nell’officina navale
L’uomo con il favore della notte si è introdotto a bordo della propria autovettura all’interno del capannone, dove si svolgono lavori di meccanica navale ed ha sottratto numerosi strumenti e attrezzature:
• n. 10 eliche marine in bronzo;
• n. 8 pezzi di bronzo per la lavorazione al tornio dal peso complessivo di circa 20 kg;
• n. imprecisato di porta elica in acciaio inox dalla lunghezza di 120 e 130 cm aventi diametro di circa 9/10 cm;
• n. 1 contenitore in acciaio inox contenente ritagli di bronzo;
• n. 3 serbatoi per carburante in acciaio inox dalla capacità di litri 300;
• n. 1 serbatoio per carburante in acciaio inox dalla capacità di litri 30.
Il tutto per un valore pari a 20.000 € non assicurato.
Le minacce in palestra
L’uomo il 21 maggio scorso si era introdotto all’interno di una nota palestra del comune di Gaeta, dove ha iniziato a minacciare, brandendo un grande coltello da cucina, il proprietario della sala ginnica in quanto – a suo modo di vedere – i giovani clienti della palestra avevano parcheggiato i propri scooter all’esterno del locale dando intralcio alla circolazione stradale. Tanta la paura tra i presenti. L’intervento dei carabinieri ha permesso di bloccare l’uomo, che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Cassino.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.