Gli inquilini di Acilia in protesta al Campidoglio: “Per noi è illegale lasciare immobili vuoti, non occuparli”
Tante le problematiche contestate da varie associazioni. L’Unione Inquilini “Fin quando non ci sarà un confronto e le persone non verranno trattate come esseri umani, noi ci saremo”
Roma, 30 maggio 2024 – Piazza del Campidoglio occupata per non essere più “invisibili”: come avevano annunciato (leggi qui), i residenti di via Galli 20, insieme al sindacato Unione Inquilini hanno manifestato davanti al Palazzo Senatorio. Il motivo sta sempre nella loro battaglia che li vede chiedere una sistemazione adeguata nel corso dello svolgimento della messa in sicurezza delle proprie abitazioni, al cui interno vivono da oltre 10 anni con i ponteggi (leggi qui).
Ma a protestare non c’erano solo loro: accampamenti di tende, striscioni, cartelloni hanno invaso la piazza, dove varie associazioni e movimenti sociali della Capitale contestano decisioni dell’Amministrazione Gualtieri riguardanti i rifiuti, le case, le palestre popolari e altre questioni spinose. I manifestanti sono arrivati da tutta Roma per farsi portavoce delle varie istanze provenienti dal territori e dai cittadini. Prosegue, intanto la lotta degli inquilini di via Galli 20 ad Acilia, chiede a gran voce di non essere “Mai più invisibili”.
“Noi siamo intervenuti come Unione Inquilini perché crediamo che la gente non possa essere trattata così – ha detto alla manifestazione Emanuela Isopo -. In nome di tutta la precarietà abitativa che c’è a Roma, abbiamo oltre 16mila famiglie parcheggiate, che vivono le graduatorie, non le case.Per noi illegale è lasciare immobili vuoti non occuparli. E fin quando non c’è un confronto chiaro e le persone non vengono trattate come esseri umani, noi ci saremo sempre come sindacato. Abbiamo cominciato a fare i ricorsi all’Onu perché le famiglie che vivono una situazione di sfratto sono completamente lasciate da sole, malgrado non abbiano l’opportunità di pagare questi affitti che tendono ad aumentare sempre di più, mentre i nostri redditi rimangono gli stessi. Ci stanno schiacciando famiglia, dopo famiglia. Ora basta”.