Presentazione del libro

“Il lutto sospeso, storie umane di chi sembra sparire nel nulla”: il libro di Alessandro Fiore

30 maggio 2024 | 10:35
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“Il lutto sospeso, storie umane di chi sembra sparire nel nulla”: il libro di Alessandro Fiore

Il libro sarà presentato il 31 maggio a Roma presso il Circolo Montecitorio

Roma, 30 maggio – E’ in libreria (e online) per Rubbettino “Il lutto sospeso, storie umane di chi sembra sparire nel nulla” scritto da Alessandro Fiore, avvocato cassazionista, uno degli esperti italiani nel settore. Il libro, sarà presentato venerdi’ 21 maggio alle ore 17 presso il Circolo Montecitorio. Il 25 gennaio scorso il libro e’ stato presentato anche in Senato e il 26 marzo a Perugia presso la Sala della Vaccara del Comune.

Il dibattito, moderato dalla giornalista del Tg2 Elena Malizia vedra’ oltre all’autore, l’intervento di Gualtiero Rosella sceneggiatore di cinema e Tv e di un ”operante” per la ricerca di persone scomparse sezione ”Olindo” dello studio legale Fiore.

Fiore prova a fornire altre chiavi di lettura, dalla prospettiva di chi quotidianamente affronta nel tentativo di risolvere casi di scomparsa. Attraverso questa lettura si apprenderanno aspetti decisivi, come l’analisi precisa delle caratteristiche di chi scompare, la classificazione dei diversi tipi di scomparsa, le principali tecniche di ricerca sul campo esplicate sotto il profilo legale investigativo, la normativa vigente in materia e tanto altro. Presupposti che hanno consentito allo Studio Legale Fiore di risolvere casi che inizialmente sembravano irrisolvibili. Il viaggio si concluderà con nuovi punti di vista su quelle sparizioni rimaste ancora oggi irrisolte e divenute veri e propri misteri italiani, quali appunto quella di Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Ylenia Carrisi e Denise Pipitone.

“Il lutto sospeso – si legge in un passo della prefazione – per paradossale che possa apparire, non è una raccolta di ipotesi o tecniche d’investigazione sulle quali costruire paradigmi perché non vuole esserlo. Raccoglie esperienze che si traducono in suggerimenti appena sussurrati perché il dolore è sempre personale, anche se lo si condivide con il mondo intero”.