Il teatro

Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025

30 maggio 2024 | 09:58
Share0
Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025
Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025
Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025
Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025
Roma, la Sala Umberto presenta la stagione teatrale 2024- 2025

Alessandro Longobardi: “Le storie sono la base fondante dell’essere umano. I miti, i diversi linguaggi del racconto, tutto diventa il meraviglioso, insostituibile mondo che chiamiamo: teatro”

Roma, 30 maggio- “Sono passati ben 4 stagioni dal fatidico anno pandemico e sono più di due anni dall’inizio della folle guerra, alle porte della nostra Europa, senza poi contare i recenti massacri dal terribile 7 ottobre. Anni impensabili per noi ma tanto è. Questi forti sconvolgimenti, portano ad essere più responsabili. Il teatro è uno strumento di aggregazione, di liberazione se vogliamo, attraverso il pulsare delle nostre emozioni, di informazione e ricerca, analisi, immaginazione, crescita e divertimento. Gli artisti possono essere una bussola del futuro e del passato attraverso l’elaborazione dei processi dei conflitti. Le storie sono la base fondante dell’essere umano. I miti, i diversi linguaggi del racconto, tutto diventa il meraviglioso, insostituibile mondo che chiamiamo: teatro.
Essere responsabili significa avere il senso del ruolo che si vuole occupare”: così il direttore artistico Alessandro Longobardi.

In questo triennio che volge al suo termine, in qualità di Centro di produzione, riconosciuto dal Ministero della cultura, come dichiarato dallo stesso Longobardi, sono stati perseguiti diversi obiettivi:
1) recupero della fiducia degli spettatori dopo il Covid;
2) cura dei dipendenti e collaboratori che sono aumentati per soddisfare la quantità e qualità dei servizi teatrali offerti;
3) ampliamento dell’offerta di spettacoli con relativa tutela delle piccole e grandi realtà artistiche italiane;
4) sostegno e sviluppo della formazione con ben tre scuole professionali;
5) intensa attività nel sociale con diversi progetti per migliorare il disagio dei meno fortunati;
6) sviluppo di un motore economico che sostiene il territorio attraverso le migliaia di spettatori che vivono gli spazi teatrali gestiti;
7) due Festival di valore come “inDivenire” per le nuove proposte e “Futuro Festival” per la danza contemporanea;

“Abbiamo lavorato nel rispetto della fiducia ricevuta dalle Istituzioni- racconta Longobardi- certi di fare ancora meglio nel futuro. Tutto questo si può comprendere osservando la tipologia delle Compagnie ospitate e prodotte in Sala Umberto e dal rapporto con il nuovo Spazio Diamante di prossima apertura con le sue tre piccole sale. Due stagioni in qualche modo legate; un rapporto tra il centro di Roma e la periferia dove l’azione di offerta culturale, è pilastro di uno sviluppo sano, del sistema sociale. Non è retorica. Basta fare un’analisi ad oggi del territorio dopo questi dieci anni di lavoro. Tutto questo dà fiducia, resistenza, voglia di combattere per il meglio. I giovani, soprattutto. Servono piazze di aggregazione e noi vorremmo esserlo per loro. Senza dimenticarci delle categorie più deboli come gli anziani o i senza reddito. Tuttavia i Giovani sono il nostro futuro. Ecco cosa intendo per essere responsabili “.

Parlando della stagione teatrale, aggiunge: “Manteniamo un forte legame con il buon teatro della tradizione della commedia dove la musica e l’ironia incantano gli spettatori, tradizione che vede spesso gli interpreti del teatro partenopeo tra i più attivi, tra i quali citiamo: Peppe Barra, Lina Sastri, Carlo Buccirosso, Biagio Izzo, Massimiliano Gallo, Vincenzo Salemme, Beppe Miale, Paolo Caiazzo ecc; Guardiamo alla drammaturgia contemporanea italiana e non, con Frosini/Timpano, Francesco Alberici, Tindaro Granata, Roberto Mercadini ecc;  Dedichiamo ampio spazio alla condizione della donna, vittima del percorso verso una emancipazione che ha messo in discussione i vecchi modelli sociali e il ruolo dell’uomo e riflettiamo sul relativo conflitto generato, con Concita De Gregorio, Teresa Ludovico, Michela Murgia, Marta Dalla Via, Arianna Porcelli Safonov ecc”

Per questa stagione, si produce e si ospita:
1) il nuovo testo di Giampiero Rappa l’uomo dei sogni con un cast eccellente, in co- produzione con TSV stabile del Veneto;
8) un omaggio al grande autore, musicista, cantante ma in primis medico Enzo Jannacci, con una band di sei musicisti dal vivo che accompagnano due cavalli di battaglia come Simone Colombari e Max Paiella, con la regia di Lorenzo Gioielli, in co-produzione con Jando Music: Jannacci e dintorni
9) Uno spettacolo falso e non autorizzato. A mirror, di Sam Holcroft (in scena a Londra); con Ninni Bruschetta e il cast in via di definizione, con la regia del valido Giancarlo Nicoletti, in co-produzione con Altra Scena;
10) Tanti sordi. Polvere di Alberto, un progetto di Frosini/Timpano, con Marco Cavalcoli, Barbara Chichiarelli, oltre agli stessi autori; co-produzione con Scarti CPTI e Romaeuropa Festival;
11) Azzurro di Paola Ponti – dal libro “Azzurro, stralci di vita” di Curzio Maltese – interpretato da Antonio Catania con il pianista Sergio Colicchio, diretti da Carmen Giardina.

Si ospita:
Edoardo Sylos Labini che racconta in tre distinte recite di Inimitabili, tre uomini protagonisti del loro tempo: Mazzini, D’Annunzio, Marinetti; la drammaturgia è di Angelo Crespi, attuale direttore della Pinacoteca di Brera ( Milano).
Matthias Martelli in Mistero buffo di Dario Fo e Franca Rame;
Romeo e Giulietta. L’amore è Saltimbanco, realizzato da Stivalaccio Teatro. Una riscrittura per tre attori fenomenali;

Il professionista. Nella mente di un sicario, scritto e diretto da Tommaso Agnese, con un cast eccellente;
Paola Minaccioni in Elena la matta con due musicisti in scena;
Mario Incudine in uno splendido spettacolo musicale “Parlami d’amore. Quando la radio cantava la vita”
Massimo Venturiello in Chicchignola di Ettore Petrolini; un viaggio nella tradizione del teatro romano.
Beatrice Cenci. 11 settembre 1599; una storia tragica della Roma dei Papi, di violenza e soprusi sulla povera Beatrice e la nobile famiglia dei Cenci; un testo nella tradizione della commedia musicale, regia di Simone Martino.
Il birraio di Preston di Camilleri, di cui nel 25 ricorrono i 100 anni dalla nascita, per la regia di Giuseppe di Pasquale.

Una stagione che avrà dopo la presentazione dello Spazio Diamante in Largo Preneste- conclude Longobardi- una sua forte vocazione alla nuova drammaturgia per dare voce alle nuove generazioni e alla sete di ascolto dei diversamente giovani. Ampi ringraziamenti a tutto lo staff della Viola Produzioni e della sala Umberto, con una particolare nota di gratitudine a Livia Clementi, responsabile della Comunicazione e curatrice artistica del teatro per le scuole che prosegue anche quest’anno la stagione di Teatro Ragazzi”.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.