il fatto

Minturno, cantiere edile pericoloso: lavoratori a rischio

31 maggio 2024 | 17:52
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Minturno, cantiere edile pericoloso: lavoratori a rischio

I carabinieri hanno multato il titolare dopo il riscontro di gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro

Minturno, 31 maggio 2024 – I carabinieri di Scauri di Minturno (LT) con il supporto tecnico e specializzato di personale della Polizia municipale e dell’ufficio tecnico del comune di Minturno e ispettori del dipartimento di prevenzione servizio s.p. e s.a.l. dell’asl di Latina hanno svolto un minuzioso controllo ad un cantiere edile sito in località Marina di Minturno.

Giunti sul posto l’ispezione ha da subito sollevato alcuni elementi critici che hanno riguardato plurimi aspetti disciplinati dalla normativa Dlgs. 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello specifico sono immediatamente sorte gravi mancanze dal punto di vista degli obblighi previsti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, messa in sicurezza del ponteggio in uso, sistemazione area cantiere esterno, aggiornamento professionale responsabile sicurezza e in mancanza di adempimento delle prescrizioni imposte. Sono pertanto state elevate 6 sanzioni amministrative pari a € 6.000,00, che laddove non corrisposte comporteranno il deferimento in stato di libertà del titolare dell’azienda affidataria che stava svolgendo i lavori in quel momento.

Il controllo ha altresì permesso di appurare la presenza di un lavoratore non in regola con il contratto di lavoro, l’uomo classe 78 di Villaricca (NA) è così stato ascoltato dai presenti e pertanto contestata l’ulteriore violazione ai sensi dell’art. 3 del d.l. 22.02.2022 e contestate n. 12 violazioni del dlgs 151/2015.

Proprio in relazione alla precarietà di alcuni ponteggi, che non rispecchiavano alcuna misura di sicurezza in relazione al rischio di incidenti ed infortuni sul lavoro, sono state sequestrate con interdizione al loro utilizzo. Oltre che a garantire la tutela della salute dei lavoratori queste attività pongono in risalto l’attenzione dei carabinieri sulle tematiche dello sfruttamento del lavoro “nero”, andando a tutelare quei lavoratori che molto spesso sono oggetto di sopruso da parte dei capi cantiere, ingenerando il fenomeno del capolarato, cosa che in questo caso è stato escluso.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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