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Europee e guerra in Ucraina: in Italia vincono i filo-Nato

10 giugno 2024 | 13:26
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Europee e guerra in Ucraina: in Italia vincono i filo-Nato

Fratelli d’Italia, Pd e Forza Italia sono collegate da un unico filo conduttore, ovvero il pieno sostegno a Kiev

Roma, 10 giugno 2024 – Doveva essere l’argomento principe di questa tornata elettorale. Quello su cui si giocavano i destini del Parlamento europeo e, dunque, dell’Europa stessa. A conti fatti (letteralmente) è stato così. La guerra in Ucraina ha polarizzato il voto, più di qualunque altra cosa. In fondo, i numeri parlano chiaro. E a trionfare sono stati i partiti filo-Nato. Senza se e senza ma. Ad uscire con le ossa rotte, invece, sono quei partiti che si sono dichiarati apertamente contro l’invio di armi in Ucraina. Un punto cardine della strategia atlantica per fermare Vladimir Putin e costringerlo a sedersi al tavolo delle trattative.

Europee, il Pd stacca il M5S

Analizzando i numeri, tutto ciò emerge. Fratelli d’Italia ha ottenuto quasi il 29% dei voti, il Pd oltre il 24%, Forza Italia 9,63%. Per dovere di cronaca, va ricordato che il partito azzurro è arrivato quarto, a pochi millesimi dal Movimento 5 Stelle, in questo momento fermo al 9,99%. Ma i numeri vanno interpretati, osservati, non solo letti. Perchè l’apparenza inganna.

Il M5S ha perso circa il 6% dei voti rispetto alle Politiche 2022, e quasi 8 rispetto alle Europee 2019. Un tracollo totale, una delusione troppo grande per il presidente Giuseppe Conte, che già aveva messo nel suo mirino la segretaria Pd Elly Schlein. Obiettivi: superarla, ergersi a principale avversario della premier Giorgia Meloni, preparare il terreno per le prossime Politiche (premierato o non premierato). Ma le cose sono cambiate, in maniera irreversibile per adesso.

L’ex capo del Governo ora dovrà porre un freno ai propri desideri, dato che il Nazareno ha staccato il M5S di quasi 16 punti. Ora le carte le dà Schlein, che ha saputo risollevare il Pd nonostante le mille difficoltà, causate in particolare dalle inchieste giudiziarie in Puglia. Una lista elettorale di livello, una campagna elettorale mobilitante, territorio per territorio. E con un’idea chiara e precisa, quella del Nazareno, sulla guerra in Ucraina.

Forza Italia sorpassa la Lega

Ben diverso è il discorso per quanto Forza Italia che ha sorpassato la Lega. Un risultato quasi insperato. Anche complice del calo elettorale leghista, fenomeno in corso d’opera da anni.

Nello specifico, il partito azzurro ha ottenuto il 9,61% dei voti a livello nazionale, sorpassando il Carroccio fermo al 9,01%. Una percentuale che sarebbe potuta essere ancor più bassa, se non ci fosse stato l’effetto traino derivante dalla candidatura del generale Roberto Vannacci, che da solo ha ottenuto mezzo milione di preferenze. Le quali hanno “salvato” Salvini.

Il sorpasso di Forza Italia sulla Lega deriva soprattutto dall’avanzata nelle isole. Nella circoscrizione insulare, gli azzurri hanno ottenuto oltre il 20% dei voti, mentre la Lega è tracollata al 6,99%. Insomma, Salvini si trova nella morsa degli alleati: al nord perde voti a favore di Giorgia Meloni, al sud a favore di Tajani (con Meloni che domina anche lì).

La guerra in Ucraina

Insomma, le elezioni europee 2024 hanno sancito una certa evoluzione nello scenario politico italiano, con Forza Italia in ascesa nelle isole e Fratelli d’Italia in avanzata al Nord, a scapito di un Carroccio che continua a perdere terreno. Un quadro che riflette anche le diverse posizioni assunte dai partiti sulla questione ucraina, con Forza Italia e Fratelli d’Italia allineati al sostegno militare a Kiev, mentre la Lega ha mantenuto una linea più ondivaga.

Fratelli d’Italia, Pd e Forza Italia, pur appartenendo a gruppi diversi, convergono su un punto cruciale. Un filo conduttore che li accomuna, ovvero il pieno sostegno a Kiev in tutti i modi. Anche militare, dunque con l’invio di armi, linea adottata da oltre 2 anni dall’Alleanza Atlantica. La quale è stata spesso messa in discussione dagli altri partiti politici, quando non bocciata totalmente.

Ora cosa accadrà in Europa, però? Cambierà la linea verso Kiev? Difficile a dirsi, è ancora troppo presto per fare ipotesi di alleanze, e calcoli. Ma quel che è certo è che la maggioranza Ursula ha tenuto botta, con i Popolari che sono ancora primo partito. Ma sarà impossibile non tenere conto dei venti di destra provenienti non solo dall’Italia, ma soprattutto da Francia e Germania. Europa alla resa dei conti: è il momento delle decisioni importanti. (Foto: X @ZelenskyUaa)

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