la francia alla resa dei conti |
Esteri
/

Da De Gaulle a Chirac, i 5 precedenti delle elezioni anticipate in Francia

12 giugno 2024 | 11:35
Share0
Da De Gaulle a Chirac, i 5 precedenti delle elezioni anticipate in Francia

In 4 casi su 5 lo scioglimento dell’Assemblea e le elezioni anticipate ha portato alla riconferma della maggioranza presidenziale

Parigi – Cinque scioglimenti dell’Assemblea Nazionale francese dal dopoguerra ad oggi. Questo il bilancio che, con l’annuncio di Emmanuel Macron (leggi qui) di convocare elezioni anticipate dopo la disfatta alle europee e la vittoria dell’estrema destra, segna un nuovo capitolo nella storia politica del Paese. Lo scioglimento della Camera bassa del Parlamento, sancito dall’articolo 12 della Costituzione francese, comporta elezioni legislative anticipate, fissate per il 30 giugno e il 7 luglio 2024, invece del 2027, anno in cui sarebbe terminata la legislatura.

Charles de Gaulle: 1962 e 1968

Il primo scioglimento dell’Assemblea Nazionale in Francia risale al 1962, sotto la presidenza di Charles de Gaulle. Questo evento storico si verificò dopo che una mozione di censura aveva fatto cadere il governo del premier Georges Pompidou. De Gaulle, convinto che il paese avesse bisogno di stabilità politica e di un forte mandato popolare per portare avanti le sue riforme, decise di appellarsi all’articolo 12 della Costituzione. Le elezioni che seguirono videro una netta vittoria del suo partito, rafforzando la posizione di De Gaulle come leader indiscusso della Francia.

Nel 1968, un periodo di intensa turbolenza sociale e politica culminò con il movimento del maggio francese, caratterizzato da proteste studentesche e scioperi operai che paralizzarono il paese. In risposta a questa crisi, De Gaulle sciolse nuovamente l’Assemblea Nazionale. Le elezioni successive si svolsero in un clima teso, ma ancora una volta De Gaulle uscì vincitore, ottenendo il 46% dei voti e confermando la sua leadership.

François Mitterrand: 1981 e 1988

Il 1981 segna un altro momento chiave nella storia politica francese. François Mitterrand, il primo presidente socialista della Quinta Repubblica, decise di sciogliere l’Assemblea Nazionale subito dopo la sua elezione, per capitalizzare sul momentum politico e consolidare il suo programma di riforme. Le elezioni anticipate portarono a una schiacciante vittoria del Partito Socialista, che ottenne il 54,37% delle preferenze. Questo successo permise a Mitterrand di implementare una serie di riforme sociali ed economiche che cambiarono profondamente il volto della Francia.

Sette anni dopo, nel 1988, Mitterrand si trovò nuovamente di fronte alla necessità di sciogliere l’Assemblea. Questa volta, il contesto era diverso: il presidente cercava di ottenere un mandato chiaro per affrontare una situazione economica difficile e una crescente disaffezione popolare. Nonostante una vittoria più risicata, con il 46,6% dei voti, Mitterrand riuscì comunque a mantenere il controllo, anche se con una maggioranza meno solida rispetto al 1981.

Jacques Chirac: 1997

L’ultimo scioglimento dell’Assemblea Nazionale prima di quello annunciato da Macron è avvenuto nel 1997. Jacques Chirac, eletto presidente due anni prima, decise di azzardare uno scioglimento anticipato nel tentativo di rafforzare la sua maggioranza parlamentare. Tuttavia, questo calcolo politico si rivelò errato. Le elezioni portarono infatti alla vittoria della coalizione di sinistra guidata da Lionel Jospin, che ottenne il 38% dei voti. Questo risultato inaspettato costrinse Chirac a convivere con un governo di coabitazione, una situazione in cui il presidente e il primo ministro appartengono a schieramenti politici opposti.

Emmanuel Macron: 2024

L’annuncio di Emmanuel Macron di convocare elezioni anticipate nel 2024 si inserisce in questo quadro storico complesso. Dopo una sconfitta significativa alle elezioni europee e la crescente pressione dell’estrema destra, Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea Nazionale, un atto che rappresenta sia un rischio politico che una scommessa per rilanciare il suo programma e ottenere un nuovo mandato popolare. Le elezioni anticipate rappresentano un momento cruciale per la Francia, in cui i cittadini saranno chiamati a decidere il futuro politico del paese in un contesto di incertezza e divisioni crescenti.

La storia dei scioglimenti dell’Assemblea Nazionale in Francia dimostra come questo strumento costituzionale sia stato utilizzato in momenti di crisi e di cambiamento politico, riflettendo le dinamiche complesse della politica francese e l’importanza del mandato popolare nel sistema democratico del paese. Con l’avvicinarsi delle elezioni del 2024, resta da vedere come la Francia risponderà a questa nuova chiamata alle urne e quale sarà l’impatto di questa decisione sulla futura stabilità politica e sociale del paese e, di riflesso, sull’Europa.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.