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Bonus nido e nuove fasce Isee: Fiumicino e la Regione Lazio insieme per un sostegno concreto alle famiglie

13 giugno 2024 | 10:25
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Bonus nido e nuove fasce Isee: Fiumicino e la Regione Lazio insieme per un sostegno concreto alle famiglie

Picca: “La procedura di accreditamento è stata complessa, ma oggi permetterà di ottenere il rimborso totale della retta o comunque una considerevole riduzione”

Fiumicino, 13 giugno 2024 – Il Comune di Fiumicino, nel 2024, ha ottenuto l’accreditamento regionale per gli otto asili nido comunali a gestione diretta e indiretta e per l’anno educativo 2023/2024, la Regione Lazio ha stanziato 11 milioni di euro per l’erogazione di Buoni servizio alle famiglie, finalizzati all’abbattimento dei costi della retta di frequenza per l’accoglienza dei bambini 3-36 mesi, presso i servizi educativi accreditati della Regione.

“La procedura di accreditamento è stata complessa ma importantissima perché oggi permette alle famiglie dei bimbi, che frequentano i nidi comunali, di accedere al bonus nido regionale che ha l’obiettivo, da noi pienamente condiviso, di ridurre la vulnerabilità economica e sociale delle famiglie del territorio. Questo consentirà di ottenere il rimborso totale della retta o comunque una considerevole riduzione – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Monica Picca -. I nidi accompagnano la crescita delle bambine e dei bambini, rafforzano i percorsi educativi e di socialità, combattono le disuguaglianze all’origine e conciliano i tempi di vita dei genitori ed in particolare delle donne.”

Il programma Regionale triennale 2021-2023 aveva introdotto l’istituzione di 10 fasce ISEE a cui rapportare la retta massima a carico delle famiglie per l’accesso ai servizi educativi pubblici. Per il triennio 2024/26 la Regione ha istituito 10 nuove fasce ISEE ed ha aumentato proporzionalmente la soglia della retta massima, che il comune ha l’obbligo di adottare.

“La Regione ha inteso adottare un riequilibrio mediando tra due contrapposte esigenze: l’equità all’accesso per le famiglie e la sostenibilità finanziaria per i Comuni. La finalità di tale disposizione è di rendere omogeneo l’accesso ai servizi per la prima infanzia sull’intero territorio regionale ed annullare in tal modo le differenze delle rette a seconda del Comune di residenza, garantendo a molte famiglie l’effettivo diritto di acceso al servizio.” conclude l’assessore ricordando che i criteri deliberati dalla giunta fanno riferimento alla legge regionale n.7/2020 che pone tra le sue finalità quella di “contribuire ad una migliore condivisione dei carichi di cura familiare nell’ottica di incrementare la partecipazione di donne e uomini al mercato del lavoro”.

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