Parigi 2024, Mattarella consegna il Tricolore all’Italia Team: “Il vostro comportamento onorerà il Paese”
Tamberi e Errigo hanno ricevuto il Tricolore per le Olimpiadi, mentre Sabatini e Mazzone per le Paralimpiadi
Roma, 13 giugno 2024 – Manca poco all’inizio dei Giochi di Parigi 2024. E questa mattina al Quirinale, si è svolto il consueto evento di consegna del Tricolore da parte di Sergio Mattarella all’Italia Team Olimpica e Paralimpica.
Dal 26 luglio all’11 agosto ci saranno le Olimpiadi, mentre dal 28 agosto all’8 settembre ecco l’edizione delle Paralimpiadi. Gli Alfieri hanno ricevuto la bandiera che porteranno con fierezza alla cerimonia di apertura. Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo per le Olimpiadi e Ambra Sabatini con Luca Mazzone per le Paralimpiadi.
Il Presidente della Repubblica ha accolto una nutrita delegazione degli atleti qualificati, oltre 200, nei Giardini del Quirinale. Presenti anche le autorità militari, politiche e sportive. Tra di esse il ministro dello sport e della gioventù Andrea Abodi, con il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli.
Gli interventi durante la cerimonia – Fonte Agc/coni.it
“Grazie, Presidente – ha esordito il Presidente Malagò -. È la terza volta in un mese che ci accoglie nella casa degli italiani, il Quirinale. Con la sua presenza ci ha regalato due meravigliose serate allo Stadio Olimpico che i ragazzi dell’atletica hanno onorato. È l’ennesima dimostrazione della sua sensibilità e competenza. La sua conoscenza dello sport è similare a quella dell’Italia: siamo multidisciplinari. È la nostra forza. Bisogna investire, crederci, dedicarsi anche a sport che non hanno grande tradizione sostenendoli con politiche sportive giuste e innovative. Il nostro è un modello unico, non replicabile. Le associazioni sportive dilettantistiche sono la base di tutto. Grazie al sistema di cooperazione degli organismi sportivi con la Preparazione Olimpica del CONI, siamo riusciti a creare una nazione i cui risultati sono al centro di studi. A Tokyo abbiamo fatto il record di medaglie: andiamo a Parigi con il desiderio di batterlo. Dobbiamo completare la delegazione, siamo nelle condizioni di essere ottimisti. Vogliamo restare saldamente nella top 10 mondiale. Proveremo ad essere la prima nazione europea come numero di medaglie, come fatto a Tokyo e in questi ultimi anni tra Mondiali, Europei e Coppe del Mondo. Tutto parte da qui. Viviamo con orgoglio la sua vicinanza, Presidente. Sapere che sarà alla Cerimonia di Apertura e che inaugurerà Casa Italia a Parigi è un orgoglio. Spero che riuscirà a guardare anche la prima giornata di gare: le daremo soddisfazioni. Oggi celebriamo due campioni olimpici: Arianna Errigo, che è la dimostrazione di quello che una atleta donna vorrebbe essere. Ha partorito due gemelli e dopo 15 mesi si è confermata campionessa del mondo. È il simbolo delle cose che vogliamo raccontare. E poi Gianmarco Tamberi, vero campione e vero capitano. È un trascinatore. La medaglia più bella, Presidente, sarà ricevere la sua presenza e il suo affetto”.
Il Presidente Pancalli ha evidenziato che “Parigi è molto importante: sarà un’occasione per ribadire l’importanza dello sport e il valore delle differenze e delle diversità affinché questo Paese comprenda sempre più e sempre meglio quanto la diversità sia importante”. “Per la prima volta nella storia- ha proseguito – Rai 2 sarà la rete paralimpica per tutti i giorni dei Giochi, amplificando lo sforzo di Rai Sport e dandoci la possibilità di entrare nelle case degli italiani, per ottenere un risultato in più”.
Dopo Pancalli è stato il turno del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: “La felicità è una condizione dell’anima che dobbiamo alimentare. Lo sport ne è un motore straordinario. Gli abbracci di Tamberi rappresentano il nostro Paese e le emozioni che genere lo sport. Dopo Tokyo, i Giochi tornano a prevedere l’abbraccio. Ed è la prima edizione dopo l’ingresso dello sport nella Costituzione. Questi atleti sono la massima espressività dello sport. Il Presidente Mattarella affida due bandiere e i nostri cuori a quattro straordinari atleti”. Quattro, sì. I paralimpici Ambra Sabatini e Luca Mazzone e gli olimpici Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi.
“Essere qui è un’emozione immensa – il discorso della fiorettista Errigo –. Quando ho saputo di essere portabandiera non ho dormito per diverse notti. Per me le emozioni sono un dono prezioso con cui cerco di riempire la vita. Oltre alla scherma, ci sono i miei figli Stefano e Mirea. È stata dura. La stanchezza è senza fine, ma ti devi allenare, perché le responsabilità si moltiplicano. Però ce l’ho fatta e ne sono fiera. Sono tornata in pedana, ho vinto. Ed eccomi qui. Mamma e atleta è un connubio meraviglioso. Mi sento un’atleta più matura e una mamma più felice. Ho avuto bisogno di tanto aiuto da parte di tutta la mia famiglia. Ci tengo a rappresentare noi, mamme che continuiamo a lottare per degli obiettivi. Non abbandonate ciò che siete e ciò che desiderate. Gianmarco ed io siamo i portabandiera, ma saremo tutti insieme a rendere fiero il nostro Paese. Il sogno olimpico è il sogno di un Paese intero. Siamo tutti bambini che ce l’hanno fatta. Andiamo a Parigi da italiani orgogliosi per rincorrere e realizzare i nostri sogni”. A seguire Tamberi, campione olimpico di salto in alto: “Ringrazio il Presidente Mattarella per aver supportato la squadra agli Europei di Roma. Abbiamo firmato un’impresa storica. Non potevo deluderla. Ci tengo a ricordare le parole che rivolsi agli italiani l’ultima volta che venni qui: invitai gli italiani a vederci coma ambasciatori di valori, esseri umani che fanno di tutto per portare in alto il nome dell’Italia nel mondo. Oggi ribadisco quelle parole nel percorso di avvicinamento all’evento sportivo più importante al mondo. Sogno di portare con Arianna la bandiera della nazione più unita al mondo. Ricorderò questa giornata per tutta la vita. Da alfiere di questa Nazionale le do la mia parola: faremo di tutto per rendere lei e l’intera Italia orgogliosi di noi. Ogni singolo nostro successo potrà portare speranza e felicità nelle case dei nostri connazionali. Ringrazio le persone che mi hanno consentito di arrivare sin qui, su tutte mia moglie che da 15 anni è al mio fianco. Senza di lei non sarei mai stato all’altezza di questo ruolo”.
“Al Presidente Mattarella esprimo la mia gratitudine, sono sovrastato dall’emozione – ha detto Mazzone -. Dopo quasi un quarto di secolo di competizioni lo sport continua ad emozionarmi. Mai avrei pensato di provare questa grandissima emozione come alfiere dei Giochi, segno che lo sport è davvero, nei fatti e non solo nelle righe scritte sulla Costituzione, una grande risorsa per il Paese, un investimento per il futuro dei cittadini e un’occasione di visibilità e considerazione internazionale”.
Molto emozionata anche Ambra Sabatini: “Quando mi hanno comunicato che sarei stata la portabandiera ho sentito tante cose diverse. Da un lato l’emozione, la fierezza, quel brivido che ti attraversa la schiena quando capisci che sarai tu a camminare in testa al gruppo sostenendo tra le mani la bandiera che ci rappresenta. Dall’altro, la convinzione, la volontà, quella spinta interiore che ho sempre sentito e che mi ha permesso di sognare in grande, dentro e fuori la pista, nello sport così come nella vita”.
Affidata proprio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la chiusura: “Per me è il terzo incontro in preparazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici estivi. Questa cerimonia non è mai ripetitiva, è sempre totalmente nuova, perché nuovi sono gli eventi, le condizioni, l’impegno irripetibile delle atlete e degli atleti. Questo è motivo di grande apprezzamento. Ad Arianna Errigo desidero fare i complimenti per questa capacità eccellente di far fronte a due impegni diversi, quello di mamma e quello di campionessa. È una dimostrazione straordinaria. A Gianmarco Tamberi dico che più penso alla serata del suo trionfo europeo all’Olimpico, più nutro il dubbio che abbia volutamente messo in campo un thriller degno di Hitchcock. Come Larissa Iapichino ieri sera conquistando con l’ultimo salto l’argento. A Luca Mazzone dico che lo considero un emblema di come si mettono insieme aspetti apparentemente distanti come nuoto e ciclismo. Ambra Sabatini la definisco ‘atleta dell’entusiasmo’. Andrete a Parigi e coinvolgerete i nostri concittadini, me compreso. Tanti ragazzi e ragazze, ma anche adulti, saranno sollecitati a dedicarsi alla pratica sportiva. È un risultato affascinante di Olimpiadi e Paralimpiadi. Emergono discipline che nel resto dell’anno non trovano molta visibilità ma offrono disponibilità alla varietà. Ci siamo visti più volte con alcuni di voi. Ieri ho commesso un’infrazione alla prassi di protocollo del Quirinale andando per la seconda volta al medesimo evento, gli Europei di atletica, ma vi assicuro che ne valeva la pena. Per la straordinaria 4×100 d’oro ma anche per le altre gare. Con medaglia e non. Passione, sacrifici, impegno e dedizione sono fondamentali. A Parigi impiegherete tutto il vostro impegno con lealtà e rispetto per gli avversari. Sarà una prima vittoria. Il vostro comportamento onorerà l’Italia. L’Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto una tregua olimpica: non so se avverrà per l’ottusità di chi vuole la guerra, ma il messaggio che lancerete è di amicizia, convivenza e collaborazione. Grazie e auguri per Parigi”. L’Italia Team è pronto a stupire ancora e a regalare nuove emozioni agli italiani.
Gli atleti presenti – Fonte Agc/coni.it
Erano presenti alla cerimonia i seguenti atleti olimpici: Matteo Zurloni (arrampicata sportiva); Pietro Arese, Eloisa Coiro, Eseosa Fostine Desalu, Andy Diaz Hernandez, Zaynab Dosso, Sara Fantini, Ayomide Folorunso, Francesco Fortunato, Mattia Furlani, Lamont Marcell Jacobs, Antonella Palmisano, Lorenzo Patta, Roberto Rigali, Alessandro Sibilio, Lorenzo Ndele Simonelli, Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu (atletica); Simone Avondetto e Letizia Paternoster (ciclismo); Giovanni De Gennaro (canoa kayak); Antilai Sandrini (breaking); Yumin Abbadini, Lorenzo Casali, Matteo Levantesi, Marco Lodadio, Mario Macchiati, Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, Milena Baldassarri, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean, Laura Paris, Soffia Raffaeli e Alessia Russo (ginnastica); Alice Bellandi, Antonio Esposito, Manuel Lombardo, Christian Parlati, Matteo Piras, Gennaro Pirelli, Kim Polling, Aurora Russo, Assunta Scutto, Asya Tavano e Veronica Toniolo (judo e lotta); Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Verince e Francesca Zunino (nuoto artistico); Samuele Cottafava, Paolo Nicolai, Valentina Gottardi, Marta Menegatti e Alex Ranghieri (beach volley); Sergio Massidda e Antonino Pizzolato (pesi); Giorgio Malan, Elena Micheli (pentathlon moderno); Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio, Davide Di Veroli, Gabriele Cimini, Andrea Santarelli, Federico Vismara, Arianna Errigo, Michela Battiston, Martina Criscio, Chiara Mormile, Irene Vecchi, Luca Curatoli, Michele Gallo, Pietro Torre (scherma); Alessandro Mazzara e Alessandro Clement Sorgente (skateboard); Simone Alessio, Vito Dell’Aquila e Ilenia Elisabetta Matonti (taekwondo); Federico Musolesi, Mauro Nespoli e Alessandro Paoli (tiro con l’arco); Verena Steinhauser (triathlon); Edoardo Bonazzi, Federico Nilo Maldini e Danilo Dennis Sollazzo (tiro a segno); Caterina Marianna Banti, Chiara Benini Floriani, Elena Berto e Bruno Festo (vela).
E gli atleti paralimpici: Eleonora Sarti, Giulia Pesci, Stefano Travisani (FITARCO), Ambra Sabatini, Marco Cicchetti, Monica Graziana Contrafatto, Ndiaga Dieng, Maxcel Amo Manu e Valentina Petrillo (FIPSES), Rosa Efomo De Marco (FIBA), Luca Mazzone, Mirko Testa, Francesca Porcellato e Claudia Cretti (FCI), Sara Morganti e Francesca Salvadé (FISE), Dong Dong Camanni (FISPIC), Luigi Beggiato, Alessia Berra, Carlotta Gilli, Riccardo Menciotti, Alessia Scortechini, Monica Boggioni (FINP), Donato Telesca (FIPE), Matteo Dei Rossi, Gianmarco Paolucci, Rossana Pasquino, Beatrice Vio Grandis (FIS), Antonino Bossolo (FITA), Giada Rossi, Carlotta Ragazzini, Matteo Parenzan (FITET), Gianluca Iacus, Davide Franceschetti, Livia Cecagallina, Roberto Lazzaro (UITS), Giovanni Achenza, Veronica Yoko Plebani, Francesca Tarantello, Silvia Visaggi (FITRI).
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