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Bullismo, Massacesi: “Una piattaforma con campioni dello sport per 100mila giovani”

17 giugno 2024 | 20:11
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Bullismo, Massacesi: “Una piattaforma con campioni dello sport per 100mila giovani”

Molti atleti presenti in Senato per la presentazione del progetto. Tra di essi Bortuzzo e Zecchini

Roma, 17 giugno 2024 – “Oggi in Senato abbiamo presentato ‘L’Accademia dei campioni’, un progetto contro il bullismo dedicato ai giovani. Vogliamo fare una piattaforma per 100.000 ragazzi in tutta Italia che possono formarsi gratuitamente e ascoltare le testimonianze dei campioni del mondo dello sport che portano entusiasmo e arrivano al cuore dei ragazzi perché hanno empatia, coraggio e sono dei testimonial credibili. Tantissimi sportivi campioni del mondo per contrastare il bullismo e soprattutto il disagio giovanile. Voglio ricordare che oggi il suicidio è la seconda causa di morte tra i ragazzi. In Europa 3 giovani al giorno si tolgono la vita e non ce lo possiamo permettere”. Lo ha dichiarato Luca Massacesi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni svoltasi presso la Sala Koch del Senato.

Massacesi ha poi aggiunto: “Abbiamo 35 partner per questo progetto: il Policlinico Gemelli con una commissione scientifica importante, il Gruppo Gavio con la cittadella dello sport dove faremo delle iniziative, Opes, il Coni, tutti i gruppi sportivi militari, ben 18 federazioni sportive nazionali, olimpiche e anche sportive paralimpiche. Vuol dire che l’Italia ha bisogno di questo progetto e tutti insieme dobbiamo lottare per far sì che i nostri giovani possano ritrovare se stessi in una normalità che non gli è più consona”.

Bartocci (Gavio): “Supportiamo Accademia campioni con Cittadella sport”

“Il nostro impegno all’interno di questo progetto è quello di supportare questa organizzazione con la struttura della Cittadella dello sport che sta nascendo a Tortona che sarà un contenitore per i contenuti di questa community e anche per organizzare grandi eventi. Ci sarà inoltre la possibilità di farci vedere anche ad altre grandi aziende perché possa essere replicato questo sistema nei vari progetti di sostenibilità”. Lo ha dichiarato Ferencz Bartocci, Ceo di Gestione Cittadella, la società del Gruppo Gavio specializzata nella gestione di impianti sportivi ed eventi, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni promossa dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.

Bartocci ha poi spiegato: “L’Accademia dei Campioni rappresenta la volontà di mettere insieme campioni dello sport, ma anche della cultura, dello spettacolo, della musica. Mettere i campioni davanti a una telecamera, a raccontarsi, per raccontare le loro esperienze, le loro fragilità a un mondo giovane che poi possa trasferire questi concetti e questo modo di approcciarsi alla vita ai loro coetanei. Quindi sarà un progetto peer to peer che partirà con il coinvolgimento di 100.000 studenti inizialmente, ma che vogliamo si diffonda sempre di più”.

Zecchini (apneista): “Politica incentivi sport nelle scuole”

“La politica ha un ruolo fondamentale e dovrebbe cercare di incentivare lo sport nelle scuole quanto più possibile, cercando di non ostacolare i giovani che hanno trovato la loro passione nello sport. Lo sport secondo me ha un ruolo fondamentale nella vita dei più giovani, perché ti aiuta veramente a maturare, a crescere, a insegnarti i valori più importanti della vita e ovviamente a superare tante difficoltà che la vita inevitabilmente ci pone di fronte. A me ha aiutato veramente tantissimo e consiglio a ogni giovane di cercare la propria passione nello sport”. Lo ha dichiarato Alessia Zecchini, apneista italiana e pluriprimatista mondiale in sei discipline dell’immersione in apnea, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni promossa dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.

“Il mio sport sembra individuale – ha precisato Zecchini – ma dietro c’è un enorme lavoro di squadra fatto con i miei allenatori con cui ci confrontiamo. Mi affido e mi fido di loro e questo porta a godermi i tuffi al massimo. Nel momento in cui cerchiamo le profondità nel mare, al tempo stesso troviamo una profondità dentro noi stessi e riusciamo a incontrare la nostra mente e il nostro corpo in modo meraviglioso e diventa uno sport veramente incredibile”.

Minetti: “Con sport percepisco mia vita come opportunità”

“L’Accademia dei Campioni è un progetto che permette allo sport di tornare ad essere il reale e più forte mezzo educativo e formativo. Lo sport nella mia vita mi ha dato la possibilità di percepirla come un’opportunità, soprattutto nel disagio. Parlare di disagio giovanile e utilizzare i grandi campioni dello sport, non per le medaglie vinte, ma perché hanno resistito al duro percorso che li ha portati a quel traguardo e a quell’obiettivo mi fa ben sperare che con autenticità riusciremo sicuramente ad essere efficaci e funzionali nei confronti dei ragazzi. Gli forniremo gli strumenti per la loro crescita personale e la loro formazione”. Lo ha dichiarato Annalisa Minetti, cantautrice e atleta paralimpica, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni promossa dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.

“L’Accademia dei Campioni è una grande opportunità contro il bullismo – ha proseguito Minetti – Sono dell’opinione che quando si dà allo sport un grande valore lo si fa molto spesso parlando di inclusione, parola che brilla e splende sotto i riflettori, ma che spesso poi dietro le quinte viene spesso dimenticata. Spero che oggi in Senato si responsabilizzi nuovamente la nostra politica nei confronti di questa meravigliosa parola. L’inclusione in realtà dovrebbe essere proprio la capacità di organizzare luoghi e creare attività partecipate in maniera attiva, dando la possibilità a tutte le persone con caratteristiche diverse, non disabilità o diversità sottolineo, di poter essere valorizzate e rendere accessibile questi luoghi a tutti”.

Minetti ha poi aggiunto: “La scuola chiaramente ha una fondamentale responsabilità in questo. Oggi parlo negativamente della sua abilità nel proporre l’inclusione, perché ancora oggi ci sono ragazzini che vengono tolti dalle classi e portati in altre perché ancora considerati elementi di disturbo che rallentano la classe. Ci sono ancora tanti tasselli che non sono sviscerati nel modo giusto, perché non sono alte le competenze nei confronti dei tanti disagi e caratteristiche dei nostri studenti. Quindi oggi lo sport dovrebbe essere quel linguaggio motorio efficace perché attraverso il gioco potrebbe arrivare veramente ovunque tra i ragazzi. Spero che invece di parlare sempre solo della didattica questi ragazzi possano conoscere la loro storia, le loro speciali abilità e credere in questa parola, quindi non più normalità, ma essere speciali.”

Bortuzzo: “Disagio esiste e si può combattere con sport”

“Oggi è un’iniziativa importante, sono molto contento di essere qui a sostegno perché credo che queste cose valgano più di tante altre. Credo sia fondamentale essere degli esempi semplici di vita, come cerco di esserlo io, per poter arrivare il più possibile vicino a tutti i ragazzi che vivono una situazione di disagio. Siamo qui per far capire che queste esistono, ci sono e possiamo anche combatterle”. Lo ha dichiarato Manuel Bortuzzo, nuotatore paralimpico, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni promossa dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.

“Il nuoto per me è amore e odio – ha aggiunto Bortuzzo – è sempre stato così nella vita per me: adesso devo dire che sono nella fase d’amore, perché stiamo cercando di andare a prenderci quella che sarà la Paralimpiade di quest’anno, quindi è il momento forse più bello. In realtà la partecipazione non è confermata, perché non ci sono ancora le comunicazioni ufficiali, ma abbiamo adesso una gara molto importante, il Trofeo Settecolli di Roma questa settimana, e questo varrà come ultima conferma per poi essere qualificati. Quindi mi auguro di andare bene lì per poter avere poi la certezza di essere convocato.”

Maniscalco: “Da karateka mi sono sempre battuto contro questa piaga”

“Da un po’ di tempo molti campioni e personaggi sportivi vanno in giro per le scuole di tutta Italia a sensibilizzare e promuovere un sano stile di vita. Io sono un karateka e mi sono sempre battuto contro la piaga del bullismo.” Ha dichiarato Stefano Maniscalco, pluricampione del mondo di karatè, in occasione della presentazione dell’Accademia dei Campioni promossa dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.

“Insieme alla politica quello che si può fare è parlarne il più possibile per far capire l’importanza dello sport e dello stare assieme. Gli sport di combattimento vengono visti come violenti ma non è così, appena si entra in palestra tutto parte dal saluto e dal rispetto. Due atleti che si affrontano non si scontrano ma si incontrano, per questo si fa il saluto anche alla fine.”

(Fonte e Foto Adnkronos)

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