Teatro dell’Opera di Roma: presentata la stagione 2024-2025

18 giugno 2024 | 16:37
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Teatro dell’Opera di Roma: presentata la stagione 2024-2025

Tra le altre cose, previsto il debutto di registi internazionali come Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito

Roma, 18 giugno 2024 – Presentata la stagione 2024/2025 della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.

Sono 11 le nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 12 titoli operistici, 7 balletti e 6 concerti. Tre titoli di opera, uno di danza, un concerto e 17 serate complessive in più rispetto allo scorso anno. La stagione sarà seguita, nell’anno del Giubileo, dal festival estivo, la cui programmazione è interamente affidata a Damiano Michieletto: una nuova sfida e un’inedita forma di collaborazione per il regista e il Teatro dell’Opera di Roma, che tra i titoli proposti vedrà una nuova produzione di West Side Story di Bernstein diretta da Mariotti con la regia dello stesso Michieletto.

Previsto il debutto di registi internazionali come Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito, oltre al ritorno a Roma di Richard Jones, Deborah Warner, Valentina Carrasco e Pierre Audi. L’omaggio a celebrati coreografi come John Cranko, Pierre Lacotte e Roland Petit. La riproposta di capolavori creativi di Renato Guttuso ed Emanuele Luzzati.

L’eccezionale impegno del direttore musicale Michele Mariotti trova sostanza in quattro diverse produzioni operistiche e due concerti. Bacchette come quelle di James Conlon, Henrik Nánási, Rinaldo Alessandrini, Roberto Abbado, Omer Meir Wellber. Grandi voci della lirica come Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Angela Meade, Luca Salsi, Corinne Winters, Yusif Eyvazov, Gregory Kunde, Gaëlle Arquez, Erwin Schrott e Ian Bostridge, affiancati da nuove star come Anastasia Bartoli, Mariangela Sicilia, Carlo Vistoli, Mattia Olivieri, Maria Kataeva e Joshua Guerrero. Danzatori come Nicoletta Manni, Friedemann Vogel, Madison Young, Julian MacKay, Javier Rojas, Olga Smirnova, Iana Salenko e Igor’ Cvirko. Titoli del grande repertorio come Simon Boccanegra, Carmen, Tosca, L’italiana in Algeri e Lucrezia Borgia. La prima volta a Roma di un capolavoro barocco come Alcina di Händel.

Spazio al ‘900

Spazio al Novecento e al contemporaneo con Il prigioniero di Dallapiccola, celebrato nei cinquant’anni dalla scomparsa, e The Turn of the Screw di Britten, oltre alla prima rappresentazione in Italia di Adriana Mater di Kaija Saariaho. Titoli poco frequentati come Il re pastore di Mozart o Il diario di uno scomparso di Janáček proposti al Teatro Nazionale. Concerti sinfonici con direttori come James Conlon, l’emergente Diego Ceretta ed Esa-Pekka Salonen, ospite con la Philharmonia Orchestra di Londra.

Il grande artista figurativo Francesco Vezzoli, scelto in collaborazione con il MAXXI, ha curato l’immagine della nuova stagione, realizzando una serie di opere evocative che rappresentano i titoli in cartellone.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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