La protesta

Bracciante mutilato, Cisl Latina: “La morte di Satnam Singh è un omicidio”

20 giugno 2024 | 10:54
Share0
Bracciante mutilato, Cisl Latina: “La morte di Satnam Singh è un omicidio”
Foto d'archivio

Cecere: “Oggi siamo presenti con la Fai davanti la Prefettura di Latina con un presidio e il 25 giugno supporteremo la manifestazione della comunità indiana del Lazio”

Latina, 30 giugno 2024 – “E’ deceduto Satnam Singh, il bracciante indiano, che era stato vittima di un gravissimo incidente sul lavoro in un’azienda agricola del territorio pontino (leggi qui), rimasto mutilato per la perdita di un braccio ed abbandonato per strada. Il mancato tempestivo soccorso, ha reso invano il ricovero presso l’ospedale San Camillo di Roma”. Così, in una nota la Cisl di Latina. “Ci stringiamo al dolore dei familiari del lavoratore per questo raccapricciante episodio – commenta il segretario generale Cisl Latina Roberto Cecere – e oggi saremo presenti con la Fai davanti la Prefettura di Latina con un presidio.

Quello che è accaduto in questi giorni non può rientrare nella fattispecie di incidente sul lavoro – prosegue Cecere – ma dobbiamo avere il coraggio di chiamarlo con il proprio nome: un vero e proprio omicidio di un giovane lavoratore abbandonato al proprio destino. Ci colpisce l’efferatezza del mancato soccorso che poteva salvare la vita di Satnam Singh. Purtroppo, ancora una volta, il comportamento di pochi individui spregiudicati, macchia il sacrificio di tutto il territorio che si impegna quotidianamente nel rispetto delle regole e della dignità umana. Gli infortuni e le morti sul lavoro rappresentano un vero bollettino di guerra, una situazione insostenibile che deve coinvolgere tutti le istituzioni e le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori”.

Latina, morto il bracciante ferito e abbandonato in strada

“Condanniamo con fermezza quanto accaduto nelle campagne pontine, – commenta il segretario generale Fai Cisl Islam Kotbepisodi di questo tipo, oltre a suscitare la nostra ferma indignazione devono spingerci ad un’azione di monitoraggio più attenta di quanto accade nella nostra provincia”.

Roberto Cecere

“E’ evidente che occorre urgentemente un piano strategico concreto ed efficace da parte di tutte le istituzioni, occorrono più risorse economiche ma soprattutto umane per un controllo capillare sul territorio, affinché si garantisca il rispetto delle norme relative ala sicurezza e alla qualità del lavoro – conclude Roberto Cecere -. La parte buona della comunità che rappresenta la stragrande maggioranza deve indignarsi e reagire facendo sentire la propria voce affinché questi tragici episodi non si ripetano, per questo supporteremo la manifestazione della comunità indiana del Lazio del 25 giugno 2024 che si terrà davanti la Prefettura di Latina dove a gran voce chiederemo un intervento immediato non solo per far luce sulla triste vicenda ma soprattutto per scendere in campo finalmente con azioni concrete ed efficaci”.

Rocca: “Non è morto un bracciante indiano, ma un essere umano”

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.