Studenti aggrediti a Colle Oppio: “E’ opera di Casapound”

20 giugno 2024 | 10:25
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Studenti aggrediti a Colle Oppio: “E’ opera di Casapound”

Gli investigatori della Digos hanno identificato il gruppo degli aggressori tramite un filmato ripreso durante le violenze

Roma, 20 giugno 2024 – Aggrediti a Colle Oppio: vittime dell’aggressione alcuni studenti e studentesse della Rete degli studenti medi e di Sinistra Universitaria Sapienza. Quattro le persone che gli hanno prima strappato la bandiera dalle mani per poi passare a calci e pugni.  Uno degli aggrediti ha ripreso col proprio cellulare gli autori delle violenze mentre picchiavano gli studenti. Uno, in particolare, è stato preso a calci anche mentre era riverso a terra.

Il filmato è stato consegnato alla Polizia e gli investigatori della Digos hanno identificato il gruppo degli aggressori, di cui uno era stato già rintracciato dagli operatori delle volanti della Questura all’interno del pub. A causa delle violenze subite i giovani hanno dovuto far ricorso alle cure mediche. Le indagini della Digos hanno, quindi, rapidamente portato ad identificare i responsabili dell’aggressione: “si tratta di militanti di Casapound”. Alla base del pestaggio sarebbe il diverso orientamento politico. Già domani la Digos depositerà alla Procura un’informativa di reato a carico dei responsabili. (Fonte: Ansa)

Gualtieri: “Non ci faremo intimidire dallo squadrismo neofascista”

“Sono accanto ai ragazzi aggrediti nei pressi di Colle Oppio. Roma non accetta alcuna forma di violenza e se qualcuno pensa di intimidire con lo squadrismo di matrice neofascista, tipico dei deboli e dei vigliacchi, ha capito male”. Così in una nota il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“La città continuerà ad essere libera e aperta, – prosegue Gualtieri – ospitando eventi, favorendo il dialogo o manifestando pacificamente tutte le volte che lo riterrà opportuno, senza mai cedere a paure e a provocazioni”.
(Foto: fotogramma)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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