Euro 2024, Spagna-Italia 1-0: le pagelle degli Azzurri
Fioccano gravi insufficienze, pochissime note “positive”. Con la Croazia sarà vietato sbagliare
Gelsenkirchen, 21 giugno 2024 – Sono passate poche ore, ma la delusione è ancora forte e cocente. Tutti sapevano come la Spagna partisse favorita sulla carta, vista l’incredibile qualità tecnica delle Furie Rosse, unite a freschezza e dinamismo. Tuttavia, il verdetto del campo non lascia spazio ad interpretazioni. Il tabellino dice solo 1-0, è vero. Ma è solo la dimostrazione di come nel calcio i numeri contino fino ad un certo punto: se non fosse stato per Donnarumma, sarebbe finita in goleada.
Il divario, ad oggi, è troppo grande da colmare, aldilà di quel che può accadere in una gara secca. Lo stesso commissario tecnico, Luciano Spalletti, lo ha ammesso con la grande onestà che lo contraddistingue: “Sono stati più forti di noi” ha detto, deluso e sconsolato (leggi qui). E anzi, partita non c’è mai stata. Con gli spagnoli si confermano, per l’ennesima volta, la bestia nera degli Azzurri, che sembrano soffrire maledettamente il gioco iberico.
Spagna-Italia 1-0: le pagelle degli Azzurri
Donnarumma: 9.
Se avesse parato anche l’autogol di Calafiori, avrebbero dovuto assegnargli il Pallone d’Oro all’istante, subito dopo il triplice fischio dell’arbitro. Purtroppo, neanche lui poteva riuscire. Ma di miracoli ne ha comunque compiuti tanti. Anzi, troppo. Alza la saracinesca, prende tutto. Poteva prendere gol solo…da un suo compagno di squadra. Un fenomeno vero, spesso messo in discussione senza motivo. Ma quando il migliore in campo della squadra sconfitta è il portiere, qualcosa non va.
Dimarco: 4.
Fin’ora la vera delusione di quest’Europeo. Dopo la grave disattenzione contro l’Albania, che ha causato il momentaneo svantaggio Azzurro (salvo poi rimontare), un’altra gara sottotono. Anzi, mediocre. Ma che fine ha fatto il terzino/ala che, con la maglia dell’Inter addosso, trita la fascia e mette cross pennellati? E’ come se con la difesa a 4, soffrisse maledettamente. E non si vede la consueta grinta. Si deve riprendere, altrimenti quel posto a sinistra se lo prenda qualcun’altro.
Bastoni: 5.
Male anche lui, come tutti. Impossibile dargli la sufficienza. Tuttavia, grossi danni non ne ha fatti. Ma Morata lo ha fatto girare a vuoto per tutta la gara. Da un giocatore esperto e di livello come lui, fresco Campione d’Italia, ci si aspetta molto di più.
Calafiori: 4,5.
Gettargli la croce addosso per un autogol, che avrebbe potuto fare chiunque, sarebbe troppo facile. Tuttavia, dopo la gara con l’Albania, è stato incensato a livelli estremi. Dai paragoni con Nesta fino a quelli con Maldini. Il ragazzo è forte, molto. Ma con gli albanesi a momenti regalava il pareggio (ma lì Donnarumma è riuscito a salvare), ed oggi causa l’autogol. Sfortunato, certo. Ma il voto non può che tenerne conto.
Di Lorenzo: 4.
Se i terzini non cambieranno marcia, non andremo da nessuno parte. Già, il problema non è infatti solo Dimarco. Anche Di Lorenzo, alle prese con voci di mercato eccessive (dato che c’è un Europeo di mezzo), è la brutta copia del terzino che lo scorso anno ha alzato lo Scudetto da campione d’Italia, o quello che giocava da titolare la finale di Wembley nel 2021.. Lento, compassato, impreciso, confuso. Williams fa quello che vuole, si diverte. Urge riprendersi, molto velocemente.
Frattesi: 4.
Nonostante le gravi insufficienze siano tante, il centrocampista interista è il peggiore in campo. Già con l’Albania, nonostante il palo, non aveva giocato una gran partita. Oggi fa numerosi passi indietro, come tutta la squadra. Posto da titolare a rischio? (Dal 45′ Cambiaso: 5. Non fa nulla di che, ma almeno ci prova. Si fa vedere, si fa dare palla, mette qualche cross. Batte il calcio d’angolo finale, quello della speranza. Incide? Non molto. Ma è stato comunque “meglio” di molti altri).
Barella: 5.
Lotta, come al solito. Ci prova, certo. Ma non basta, neanche un po’. Era la gara perfetta per lui: il suo dinamismo avrebbe potuto fare la differenza contro la velocità di palleggio spagnolo. Anche perchè il Barella visto con l’Albania faceva ben sperare. Invece non si vede mai, pericoloso in nessun’occasione. Forse ha sofferto il netto calo della squadra.
Pellegrini: 4,5.
Ha delle giocate da campione. Lo ha dimostrato alla Roma ed anche con la maglia Azzurra, basti ricordare l’assist di Bastoni contro l’Albania. Ed è proprio per questo che la sua gara è gravemente insufficiente. Perchè mentre gli spagnoli mettono in campo tutta la loro qualità, il capitano romanista nasconde la sua. Quando si alza il livello, scompare troppe volte. Anche oggi. E non va bene per compiere il salto di qualità che tutti si aspettano da lui.
Jorginho: 4.
L’esperienza non gli manca. Ha vinto tanto, tantissimo. Sia nei club che in maglia Azzurra. E’ un Campione d’Europa, da rispettare. E’ un geometra del calcio. Ma quando il gioco si fa più veloce, va in difficoltà. Troppo. E contro gli spagnoli è sparito. Se non gira lui, non gira l’Italia. Spalletti lo toglie dopo 45 minuti. (Dal 45′: Cristante: 4,5. Si fa ammonire dopo 30 secondi e rischia pure di farsi espellere, nel tentativo di rimediare ad un suo errore. Tra le qualità che ha, certamente non c’è la velocità: è stato mangiato dai centrocampisti spagnoli).
Chiesa: 4.
Un tiro alle stelle sul finire del primo tempo. Poi? Nulla. Non salta mai i suoi avversari, sbaglia le scelte, non è lucido. Poco altro da dire. (Dal 64′ Zaccagni: 6. A parte Gigio, unica nota positivo. Non perchè faccia qualcosa di particolare, ma perchè almeno fa ammonire un avversario, salta l’uomo e dà dinamismo. Non andrebbe forse utilizzato più spesso?)
Scamacca: 4,5.
Ingabbiato dalla difesa spagnola, non tocca mai palla. E quelle poche volte che la tocca, fa scelte discutibili. Tra cui tacchi inspiegabili. Usa il fioretto quando dovrebbe tirare fuori la spada. Risultato? Nessun tiro in porta, tante palle perse e azioni tramontate sul nascere. (Dal 64′ Retegui: 4,5. Non fa meglio del suo collega atalantino, anzi a tratti fa anche peggio. Mai pericoloso, mai incisivo. I difensori spagnoli sono rimasti molto tranquilli).
Spalletti: 4,5.
L’idea di riconfermare lo stesso 11 uscito vincente contro l’Albania ha lasciato molto a desiderare. Perchè, con tutto il rispetto, l’Albania è un’altra cosa. Nonostante gli Azzurri giocassero con 4 centrocampisti, nessuno è riuscito a fermare le incursioni centrali degli spagnoli, che hanno fatto quello che volevano. Scamacca troppo isolato, non riesce ad incidere. La stanchezza? Difficile pensare sia la causa, dato che i tempi di recupero sono uguali per tutte le squadre. Tutti giocano ogni 3 giorni. La Nazionale ancora non gira come dovrebbe. Le partite da giocare in questo torneo sono poche. Con la Croazia vietato sbagliare. (Foto: figc.it – Sito Web Federazione Italiana Giuoco Calcio).