il fatto

Anzio, “La aiuto a portare la spesa”: così due ragazze adescavano e derubavano gli anziani

22 giugno 2024 | 10:49
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Anzio, “La aiuto a portare la spesa”: così due ragazze adescavano e derubavano gli anziani
Foto d'archivio

Le due giovani si appostavano nei pressi di un centro commerciale: è caccia alle complici

Anzio, 22 giugno 2024 – Fingevano di voler aiutare gli anziani per poi derubarli: questo il modus operandi usato da due giovani di origine romena, che si appostavano nei pressi del centro commerciale “I Padiglioni” di Anzio. Gli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle due 21enni poiché gravemente indiziate dei reati di furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito ed estorsione.

Il modus operandi

Nello specifico, le donne erano solite avvicinare uomini anziani nei pressi del centro commerciale Padiglioni di Anzio; le stesse si offrivano di aiutarli a portare la spesa in macchina per poi, approfittando di un attimo di distrazione, impossessarsi del portafoglio o altri oggetti di valore in possesso dei malcapitati. Grazie alla denuncia sporta dall’amministratore del centro commerciale, il quale aveva rilevato che alcune donne, di etnia rom, si avvicinavano in modo insistente ed audace a possibili clienti per perpetrare furti, nonché per prostituirsi, sono poi iniziate le indagini.

Le indagini

Gli investigatori, nel corso dei servizi di osservazione, in una circostanza, hanno accertato che una delle due aveva chiesto un passaggio in auto ad un anziano e, una volta a bordo, aveva iniziato a spogliarsi distraendolo in modo da rubargli il bancomat, che da lì a poco avrebbe utilizzato per effettuare prelievi di denaro contante.

In un’altra occasione, sempre nei pressi del centro commerciale, una di esse, dopo aver avvicinato ed essere entrata in confidenza con un uomo, gli ha chiesto se poteva essere assunta come collaboratrice domestica. Una volta nell’abitazione del malcapitato si era impossessata di oggetti in oro che quest’ultimo custodiva in casa e, minacciandolo di fare del male a lui e alla sua famiglia, si è fatta consegnare del denaro. Al termine delle attività di rito, le donne sono state condotte presso la casa circondariale di Rebibbia. Continuano le ricerche di altre due complici, destinatarie a loro volta di misure.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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