Morte Satnam Singh, manifestazione davanti al Ministero del Lavoro: “Ora basta”
Presenti anche Potre al Popolo e gli studenti di OSA e Cambiare Rotta. E il ministro Calderone riceve una delegazione
Roma, 22 giugno 2024 – “Con un presidio combattivo e partecipato, Roma ha risposto alla barbarie dell’omicidio sul lavoro di Satnam Singh avvenuto a Latina e del diciottenne Pierpaolo Bodini a Lodi. Oltre 100 persone hanno portato una rabbia consapevole e precise richieste, sotto le finestre del ministro Calderone, nel pomeriggio di venerdì 21. Studenti di OSA e Cambiare Rotta, che hanno lanciato l’appello subito raccolto dall’ USB, dal CEING (Centro Iniziativa Giuridica Abd-El-Salam), da Potere al Popolo, ma anche tante e tanti che hanno sentito l’importanza di esserci”. E’ quanto si legge in una nota stampa dell’Unione Sindacale di Base (Usb).
“La delegazione che è stata ricevuta dal gabinetto del Ministro Calderone ha ribadito come queste morti siano il frutto di una struttura produttiva che si alimenta con la precarietà, con le leggi contro i lavoratori migranti, con il sistema degli appalti e subappalti, tanto nel pubblico che nel privato, nelle piccole imprese e nelle filiere delle grandi aziende, non ultima la filiera dell’agroindustria. In questo sistema, la forza padronale impone il suo modello, forte di contratti e normative, uno fra tutti il contratto multiservizi, il sistema delle cooperative, ma anche e soprattutto il lavoro nero, che mettono sotto ricatto i lavoratori” si legge ancora.
“La delegazione ha quindi ribadito la richiesta che il Governo torni sui suoi passi rispetto al sistema degli appalti, alla legge Biagi, che insieme all’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi sui posti di lavoro, si introduca una legislazione di urgenza così che attraverso l’art.28 le RSU e RLS possano immediatamente tutelare i lavoratori. Il sistema ispettivo e di prevenzione deve essere ulteriormente incrementato, rafforzato e messo nelle condizioni di coordinarsi. La delegazione ha messo al centro il tema della vita e del lavoro dei migranti, braccianti, facchini, badanti e operai, vite e lavoro che necessitano di piene tutele: basta guerre ai migranti bisogna smantellare la Bossi Fini e il Decreto Cutro, l’omicidio di Satnam Singh non è una casualità ma il frutto di questo contesto”.
Il presidio si è concluso dando appuntamento il 25 giugno a Latina insieme ai braccianti, alla comunità indiana per ricordare Satnam in una giornata di lotta contro il razzismo e lo sfruttamento dei lavoratori” conclude l’Usb.