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Fiumicino, atterrati i 191 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari

22 giugno 2024 | 15:25
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Fiumicino, atterrati i 191 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari

Tra di loro anche 71 minori. Erano rifugiati in Pakistan, dove hanno trascorso quasi 3 anni in condizioni estremamente precarie ad Islamabad

Fiumicino, 22 giugno 2024 – Sono arrivati ieri sera, con un volo proveniente da Islamabad, 191 profughi afghani grazie ai Corridoi Umanitari promossi da Conferenza Episcopale Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Chiese protestanti italiane e Arci, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Questi nuclei familiari e singoli – tra loro 71 minori e 70 donne – erano rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021 e hanno trascorso quasi tre anni in condizioni estremamente precarie in un campo informale nel centro di Islamabad. Perché, dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, molti tra gli afghani riusciti a salvarsi rifugiandosi nei paesi confinanti, restano ancora in attesa di reinsediamento.

PROFUGHI AFGHANI FIUMICINO

Oggi, alle 16, presso la Scuola di lingua e cultura italiana in via di S. Gallicano 25a, i profughi parteciperanno a un momento di benvenuto e di festa assieme ai loro familiari e ai mediatori che contribuiranno alla loro integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana, dalla scuola, per i minori, e dall’inserimento lavorativo, per gli adulti.

Complessivamente i Corridoi Umanitari – promossi da Sant’Egidio insieme a diverse realtà associative – hanno finora consentito l’arrivo in sicurezza di oltre 7.400 rifugiati in Europa, tra cui 1200 afghani. Questo progetto, interamente autofinanziato, è realizzato grazie a una rete di accoglienza diffusa, sostenuta dalla generosità di tanti cittadini italiani, e rappresenta un modello di successo, che coniuga solidarietà e sicurezza. (Foto: Pagina Facebook Sant’Egidio)

Riccardi: “Ora siete liberi di costruire il vostro futuro e di percorrere una nuova strada”

“Sant’Egidio ha costruito un ponte per portarvi in Italia e per riunire tante famiglie che si erano separate a causa delle grandi difficoltà che hanno colpito il vostro Paese“. Lo ha detto il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, che oggi pomeriggio ha dato il benvenuto agli oltre cento profughi afghani, arrivati ieri a Roma grazie ai corridoi umanitari.

“Siete un popolo fiero, di grande cultura e umanità – ha proseguito Riccardi – ma purtroppo vi hanno rubato la vostra libertà, quella libertà che tanti avevano cominciato a gustare: le donne, andando a scuola e lavorando; gli uomini, studiando e seguendo le proprie idee e passioni. Sappiamo che alcuni paesi vi avevano proposto questa libertà, ma tutto questo è finito per decisioni politiche e il mondo ha un po’ dimenticato l’Afghanistan”.

“Ora siete liberi di costruire il vostro futuro e di percorrere una nuova strada: prima di tutto imparando l’italiano, essendo responsabili per le vostre famiglie e integrandovi in questo paese”, ha concluso il fondatore di Sant’Egidio. A queste parole, a nome di tutti, Fatema, giovane pittrice, e Mirvais, che a Kabul studiava all’università, hanno raccontato la vita difficile dei loro connazionali che hanno dovuto lasciare l’Afghanistan dopo il ritorno dei Talebani, ma anche il desiderio di cominciare una nuova vita in Italia.

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