La Croce Rossa: “Raid israeliano su una tendopoli a Rafah, almeno 25 morti”
Secondo la Croce Rossa, molti palestinesi avevano trovato rifugio in una tendopoli nelle vicinanze. L’Idf smentisce
E’ salito a 25 palestinesi uccisi il bilancio di un raid aereo condotto dalle Forze di difesa israeliane (Idf) vicino all’ufficio del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a Gaza. Lo ha dichiarato lo stesso Cicr ricordando che centinaia di palestinesi avevano trovato rifugio in tende vicino all’ufficio. Secondo il ministero della Sanità di Gaza City ci sono anche 50 feriti nell’attacco che ha ”colpito le tende degli sfollati nella zona di al-Mawasi”. Quest’area è stata classificata da Israele come una zona umanitaria ”sicura”, ricorda il Guardian, e migliaia di persone si sono rifugiate qui da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
L’Idf smentisce
“L’esercito israeliano non è coinvolto nel raid nella zona umanitaria di Mawasi nel sud della Striscia vicino Rafah. Indagini preliminari sul raid – ha sottolineato il portavoce militare, citato dai media – indicano che l’esercito non ha colpito. Altre indagini sono in corso”. Lo fa sapere l’esercito israeliano.
Raid sul campo profughi al-Shati e al-Tuffah, 42 morti
Almeno 42 palestinesi sono stati uccisi in attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) contro il campo profughi di al-Shati e contro il distretto di al-Tuffah a Gaza, ha reso noto l’ufficio comunicazioni del governo di Gaza ad al Jazeera.
Morto 12enne palestinese ferito a Ramallah
E’ morto inoltre il 12enne palestinese Mohammad Murad Ahmad Houshieh che era stato ferito gravemente la scorsa settimana a Ramallah, in Cisgiordania, riporta l’agenzia di stampa Wafa. Il bambino era originario di Qatanna, a nordovest di Gerusalemme, ed è stato ferito in uno scontro a fuoco dopo un’operazione delle Forze di difesa israeliane (Idf).
Con la sua morte salgono a 550 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania dallo scorso 7 ottobre, compresi 135 minorenni.
Cnn: da Usa sostegno a Israele nel caso di guerra totale con Hezbollah
Intanto gli Stati Uniti hanno chiarito a Israele che lo sosterranno nel caso in cui si dovesse arrivare a una guerra totale con Hezbollah. Lo riporta la Cnn citando un alto funzionario statunitense secondo il quale rappresentanti dell’Amministrazione Biden hanno rassicurato in tal senso una delegazione di alti funzionari israeliani in visita a Washington questa settimana. E questo mentre gli attacchi al confine tra Israele e Libano delle ultime settimane hanno aumentato le preoccupazioni circa il possibile scoppio di un altro conflitto in Medio Oriente.
Parlando delle provocazioni di Hezbollah, i funzionari statunitensi hanno chiarito di persona che l’Amministrazione Biden offrirà a Israele l’assistenza in materia di sicurezza di cui ha bisogno, ha detto l’alto funzionario Usa a condizione di anonimato alla Cnn. Gli Stati Uniti, ha poi chiaro, non schiereranno truppe americane sul terreno in un simile scenario.
All’incontro hanno partecipato alti funzionari israeliani, tra cui il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Da parte Usa era presente tra gli altri il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il segretario di Stato Antony Blinken e il coordinatore per gli affari del Medio Oriente della Casa Bianca Brett McGurk a Washington.