Parco Leonardo al buio, il Comitato: “E’ pericoloso per la comunità: il Comune intervenga”
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“Non cerchiamo polemiche, ma azioni concrete per migliorare la qualità della vita dei residenti di Parco Leonardo. È arrivato il momento di agire e non possiamo più permetterci di rimandare”
Fiumicino, 22 giugno 2024 – La questione illuminazione a Parco Leonardo continua ad essere un problema che affligge tutta la comunità. Molte zone da diversi anni sono ancora al buio, motivo per cui il vicepresidente del Comitato di Quartiere Erik Paciucci ha voluto far sentire la sua voce, nell’incontro avvenuto ieri in Comune alla presenza del presidente del Consiglio comunale Roberto Severini e di diversi rappresentanti politici locali.
“Il Comitato di Quartiere Parco Leonardo ha atteso con pazienza e correttezza che la competizione elettorale si concludesse, che la nuova Giunta si insediasse e che passasse il periodo iniziale” afferma Paciucci, che poi aggiunge: “Ora, a un anno di distanza, siamo pronti a concentrarci su questioni concrete: opere, servizi e riqualificazione di Parco Leonardo”.
“L’illuminazione è una priorità assoluta per i nostri residenti. La mancanza di luce non solo scoraggia, ma mette in pericolo la comunità, esponendola ad atti di vandalismo, aggressioni e furti di auto. Chiediamo un intervento urgente da parte del Comune di Fiumicino: è assurdo che l’illuminazione delle strade non sia stata ancora acquisita e che quella già di competenza del Comune non sia manutenuta”.
“Non possiamo permettere che accada una tragedia prima di agire: vogliamo fatti concreti e non solo promesse. Questo è il secondo incontro in quattro mesi. Crediamo fermamente che con il dialogo e progetti seri si possano ottenere risultati concreti a sostegno della collettività. È giunto il momento di riprendere tutti quei progetti rimasti in sospeso, attesi da troppo tempo dalla nostra comunità“.
“Non cerchiamo polemiche, ma azioni concrete per migliorare la qualità della vita dei residenti di Parco Leonardo. È arrivato il momento di agire e non possiamo più permetterci di rimandare” conclude il comitato.