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Incendio alla Magliana: allarme diossina 126 volte sopra la norma

23 giugno 2024 | 10:54
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Incendio alla Magliana: allarme diossina 126 volte sopra la norma

Dopo l’incendio che ha devastato l’area della Magliana, l’Arpa ha rilevato valori di diossina 126 volte sopra la norma. La combustione di rifiuti plastici ha sprigionato una bomba chimica nell’aria

Roma, 23 giugno 2024 – L’incendio che ha devastato l’area della Magliana il 20 giugno 2024 ha lasciato un’eredità preoccupante. Ettari di vegetazione e decine di baracche abusive dove vivevano i rom sono stati distrutti dalle fiamme, e l’Arpa Lazio ha intervenuto immediatamente per monitorare la qualità dell’aria. I dati emersi dai primi rilevamenti sono allarmanti: i valori di diossina sono 126 volte superiori alla norma, trasformando l’area in una vera e propria bomba chimica.

Cause dell’inquinamento

Il livello elevato di diossina è principalmente attribuito ai quintali di rifiuti bruciati durante l’incendio. La baraccopoli era situata vicino a una sorta di discarica dove venivano accumulati rifiuti, successivamente abbandonati dopo la rimozione di materiali preziosi come rame, ferro e altri metalli. La plastica, bruciando, ha creato una reazione chimica che ha liberato nell’aria sostanze altamente tossiche.

Maxi incendio alla Magliana

Il rogo ha provocato una colonna di fumo visibile in tutto il quadrante sud-ovest di Roma, suscitando preoccupazione tra i residenti e le autorità locali. L’Arpa Lazio ha iniziato immediatamente i monitoraggi, installando un campionatore ad alto volume nei pressi dell’area colpita per verificare la presenza di inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine.

Le dichiarazioni dell’Arpa Lazio

“In relazione all’incendio che si è verificato in data 20/06/2024 in via Asciano, nella zona del viadotto della Magliana, è stato effettuato il monitoraggio della qualità dell’aria a supporto degli enti locali e sanitari cui competono le valutazioni in merito ai possibili rischi per la salute e ai comportamenti da seguire,” ha dichiarato l’Arpa Lazio in una nota. “Il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio. Le analisi saranno ripetute fino al rientro nei limiti degli agenti inquinanti.”

Continui monitoraggi

Le operazioni di monitoraggio dell’Arpa Lazio continueranno nei prossimi giorni per garantire la sicurezza dei cittadini. Saranno effettuate analisi periodiche per valutare l’evoluzione della qualità dell’aria e prendere le misure necessarie per ridurre l’esposizione alle sostanze tossiche. Le autorità locali e sanitarie sono state allertate e stanno collaborando strettamente con l’Arpa per gestire l’emergenza e informare la popolazione sui rischi e sui comportamenti da adottare.

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