L'incendio

Ardea, incendio alle Salzare e qualità dell’aria: i risultati delle analisi di Arpa Lazio

24 giugno 2024 | 15:47
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Ardea, incendio alle Salzare e qualità dell’aria: i risultati delle analisi di Arpa Lazio

L’Arpa Lazio ha pubblicato l’esito dei rilievi svolti dopo il maxi incendio dei giorni scorsi: tutti i dettagli

Ardea, 24 giugno 2024 – Sono stati pubblicati, sul sito del Comune di Ardea, i risultati delle analisi dell’area effettuate da Arpa Lazio, in relazione all’incendio divampato nel pomeriggio del 20 giugno 2024 nella zona delle Salzare, tra via Valli di Santa Lucia e via Monti di Cesavero (leggi qui).

L’Arpa Lazio è intervenuta, come di consueto, per effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria a supporto degli enti locali e sanitari cui competono le valutazioni in merito ai possibili rischi per la salute e ai comportamenti da seguire. A questo fine, il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio. Nella tabella seguente sono riportati i risultati delle analisi, che vengono pubblicati sul sito www.arpalazio.it e diffusi attraverso i canali social dell’ARPA Lazio in ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali. A seguire, alcune indicazioni sintetiche utili a fornire un quadro entro cui valutare i valori misurati

Clicca qui per leggere i risultati delle analisi 

“Per quanto riguarda le diossine – spiega l’Arpa – non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’OMS (nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) stima concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina.

Tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili il benzo(a)pirene è l’unico composto per il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite come concentrazione media annua pari a di 1 ng/m3; tuttavia tale limite, appunto in quanto media annua, non è direttamente confrontabile con i valori misurati in occasione di incendi, e viene riportato solo come riferimento informativo.
Nemmeno per quanto riguarda i Policlorobifenili (PCB) esistono limiti normativi. Il già citato documento OMS indica che le misure di concentrazioni in area ambiente danno risultati estremamente variabili oscillanti tra 3 pg/m3 (in siti non industriali) e 3.000 pg/m3 (in siti industriali o aree urbane).

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