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Biden pronto a graziare i militari omosessuali condannati

26 giugno 2024 | 19:33
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Biden pronto a graziare i militari omosessuali condannati

Il capo della Casa Bianca ha annunciato di voler “riparare ad un torto storico”. Migliaia di persone potrebbero presto essere graziati: ecco cosa dice la legge americana a riguardo

Washington, 26 giugno 2024 – Il presidente degli Usa Joe Biden ha annunciato di voler “riparare a un torto storico” graziando il personale militare condannato da decenni in base a una legge che vieta l’omosessualità nelle forze armate.

“Nonostante il loro coraggio e il loro grande sacrificio, migliaia di membri del servizio LGBTQI+ sono stati costretti a lasciare le forze armate a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Alcuni di questi americani patriottici sono stati sottoposti alla corte marziale e hanno portato il peso di questa grande ingiustizia per decenni”, ha dichiarato Biden in un comunicato.

Cosa prevede la legge

La decisione riguarda in particolare l’articolo 125 del Codice di giustizia militare, risalente al 1951 e reso obsoleto dal Congresso nel 2013. L’articolo prevedeva che la sodomia tra adulti consenzienti fosse un reato punibile dalla corte marziale. Un alto funzionario statunitense ha dichiarato ai giornalisti che migliaia di persone potrebbero avere diritto alla grazia. Oltre al simbolismo, chiunque ottenga la clemenza sarà anche in grado di modificare i propri documenti militari, il che potrebbe a sua volta renderlo idoneo a ricevere benefici che gli erano stati precedentemente negati.

La storia

Gli Stati Uniti hanno impedito al personale omosessuale di prestare servizio nell’esercito fino al 1994, quando è entrata in vigore la politica denominata “Don’t Ask, Don’t Tell“. Questa politica impediva ai membri del servizio di essere interrogati sul loro orientamento sessuale, ma imponeva comunque al personale gay, lesbico e bisessuale di rimanere nascosto per evitare di essere licenziato dalle forze armate, fino alla sua abrogazione nel 2011.

Nel settembre 2023, il Dipartimento della Difesa ha annunciato che avrebbe condotto una revisione per identificare i veterani che hanno ricevuto un congedo diverso da quello d’onore – che può influenzare l’accesso ai benefici e danneggiare le prospettive di impiego – a causa del loro orientamento sessuale, in modo che i loro documenti possano essere corretti se meritevoli. (fonte: Ansa)

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