Elezioni e Porta d’Italia, quali scenari? Scontro politico a Fiumicino
Botta e risposta tra Ezio Di Genesio Pagliuca e Roberto Severini, dopo la vittoria del centrosinistra alle comunali di Civitavecchia e Tarquinia
Fiumicino, 26 giugno 2024 – Quale destino per la nuova provincia Porta d’Italia? E’ la domanda che sta animando il dibattito politico locale. Già, perchè nonostante sempre più Comuni stiano votando a favore dell’ipotetica sesta provincia del Lazio (l’ultimo è stato Cerveteri) ora le cose potrebbero prendere presto un’altra strada. A cambiare le carte in tavola sono state le recenti elezioni comunali di Civitavecchia e Tarquinia, strappate al centrodestra e tornate in mano al centrosinistra (o campo largo, che dir si voglia).
Porta d’Italia: cosa faranno Piendibene e Sposetti?
I neosindaci, Marco Piendibene (Civitavecchia) e Francesco Sposetti (Tarquinia), non hanno ancora preso ufficialmente posizione sulla questione. Soprattutto Piendibene si trova in una situazione particolarmente scomoda, dato che il Consiglio comunale di Civitavecchia ha votato l’atto d’indirizzo a favoe della nuova provincia poco prima delle elezioni. Quindi dovrà fare i conti con atti già approvati, mentre Sposetti (o meglio, la sua maggioranza) ha campo libero.
Scontro politico a Fiumicino
Intanto a Fiumicino il dibattito è già in fermento (anzi, in realtà lo è già da mesi). Il successo elettorale del centrosinistra (non solo nei territori di riferimento) è ancora fresco, con i rappresentanti del Pd locale che cercano di battere il ferro finchè è caldo. Anche, se non soprattutto, sulla provincia Porta d’Italia, sulla quale l’opposizione locale sta alzando le barricate.
Il capogruppo dem a Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca, ha infatti dichiarato quanto segue: “Grazie ai risultati elettorali di Civitavecchia e Tarquinia, questa nuova settimana non sarebbe potuta iniziare in un modo migliore. Infatti con la vittoria degli esponenti di centrosinistra Marco Piendibene a Civitavecchia e di Francesco Sposetti a Tarquinia si dice addio alla nuova provincia Porta d’Italia. Per il sindaco di Fiumicino Mario Baccini e i suoi amici, che solamente qualche giorno fa si erano lanciati in esultanze trionfalistiche dopo l’adesione al progetto del Comune di Cerveteri, si tratta dell’ennesimo fallimento.
“Questo è un chiaro segnale – si legge ancora – che quando le cose non hanno ragion d’essere, alla fine perdono. Infatti Marco Piendibene e Francesco Sposetti si erano schierati con posizioni chiare contro la nuova provincia, e gli elettori li hanno votati anche per questo. Per quanto ci riguarda, ci auguriamo che la campagna mediatica contro Città Metropolitana portata avanti dal centrodestra negli ultimi mesi, non si ripercuota contro il nostro territorio, per il quale ci sono in ballo diversi progetti. E inoltre auspichiamo che d’ora in avanti vengano prese decisioni finalizzate esclusivamente allo sviluppo e alla crescita del nostro territorio”.
Al piccante comunicato firmato dal capogruppo Pd, ha risposto il presidente del Consiglio comunale Roberto Severini, che si sta spendendo in prima persona per l’istituzione della Porta d’Italia. In un comunicato, quindi, replica così: “Contrariamente a quanto affermato dal capogruppo del Pd, Ezio Di Genesio Pagliuca, riteniamo che le vittorie di Marco Piendibene a Civitavecchia e Francesco Sposetti a Tarquinia, non rappresentino un segnale di fallimento, ma piuttosto un democratico risultato elettorale che non influisce sulle nostre convinzioni e sulla collaborazione che abbiamo e che continueremo ad avere in futuro con i comuni citati”.
“Non mi è chiaro perché Ezio Di Genesio Pagliuca – aggiunge Severini – si sia attribuito il diritto di parlare in nome dei sindaci di Civitavecchia e Tarquinia dando una conferma sulle loro posizioni. Tarquinia non ha ancora espresso il proprio voto in Aula, mentre Civitavecchia ha già definito il percorso votando l’atto d’indirizzo politico favorevole. – prosegue – Vorrei inoltre evidenziare che durante l’incontro a Cerveteri, al quale erano presenti tutti i consiglieri del Partito Democratico, in cui si è discusso della nuova Provincia, è emersa una posizione concorde, votata in larga maggioranza. Le azioni politiche del Pd, fino ad oggi, hanno mostrato una scarsa incisività sulla questione.
Per quanto ci riguarda, ribadiamo la nostra posizione favorevole verso la creazione della nuova provincia Porta d’Italia e riteniamo che rappresenti anzi una grande opportunità per restituire identità e dignità ai territori coinvolti.
Auspichiamo che le future decisioni politiche siano prese con l’obiettivo esclusivo di promuovere lo sviluppo territoriale e di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Invitiamo tutti gli attori politici a collaborare in modo costruttivo, mettendo da parte le divergenze ideologiche per il bene comune” conclude.