Un focus è stato dedicato al tema ambientale, che tanto anima il dibattito politico locale e non solo. Baccini: “Ritengo che questa sia un’opera strategica”
Fiumicino, 28 giugno 2024 – Si è svolto presso il resort QC Terme il convegno, organizzato dal comitato Timone, sul porto crocieristico di Fiumicino: l’opera, inserita all’interno del Decreto Giubileo (leggi qui) continua ad animare il dibattito politico locale (e non solo), con le polemiche che toccano soprattutto il tema ambientale. Il porto è finito anche sotto la lente d’ingrandimento del Ministero della Cultura lo scorso febbraio, sottolineando le criticità e chiedendo ulteriore documentazione integrativa (leggi qui). Tuttavia il convegno ha cercato di fare chiarezza su diversi punti cruciali, alla presenza anche del sindaco di Fiumicino Mario Baccini e dell’amministratore delegato di Waterfront Galliano Di Marco, oltre che del presidente del comitato Timone Giampaolo Nardozi.
In particolare l’Ad di Waterfront è sceso più nel dettaglio, anche tramite l’utilizzo di slides. Secondo questi documenti il progetto prevederebbe circa 1200 posti barca, un parco pubblico di 150mila metri quadri, una piazza pubblica, attrezzature sportive, ricreative e ristorazione, cantiere navale e nautica locale ed anche il recupero del Vecchio Faro e dei bilancioni.
Il progetto prevede anche la costruzione di un Circulare Building vista mare e di un hotel. Di Marco e gli altri presenti, compreso Baccini, hanno poi sottolineato come la costruzione del porto avrebbe anche un significativo impatto sui posti di lavoro a Fiumicino.
Insomma, il progetto è ambizioso, ma restano da chiarire i tempi di effettiva realizzazione e le ulteriori valutazioni che faranno tutte le istituzioni coinvolte, Mibact compreso.
Baccini: “Il porto turistico è un’opera del bene”
“Ritengo che questa sia un’opera strategica, una meraviglia dell’architettura portuale a livello internazionale. Ogni passeggero che arriverà, darà un contributo al Comune per l’investimento di opere volte alla tutela ambientale, ci sarà la possibilità di far lavorare l’indotto agricolo e far entrare nel mondo quei cittadini di Fiumicino che oggi ne sono fuori. E’ un’operazione bella e che siamo convinti nel portare avanti” ha detto il sindaco di Fiumicino Mario Baccini, durante il suo intervento.
Il Primo cittadino si è poi soffermato sul tema ambientale: “Voglio dare un messaggio a tutta la città: questa è un’opera del bene, non del male. Si alimenta dalla forza della convinzione, la cultura del bello. Tutto quest’indotto potrà dare vita ad un’economia nuova che Fiumicino attualmente non conosce. Siamo pronti a sostenere quest’iniziativa e preso anche atto delle ragioni del ‘no’, registrando quelle in buona fede. Tant’è vero che la nave da crociera non accenderà i motori quando starà nel porto, ma sarà spenta e si attaccherà ad una cabina elettrica. E’ stata una prescrizione del Comune di Fiumicino, perchè non vogliamo che la nave stia con i motori accesi inquinando inutilmente”.
“Siamo fortemente convinti nel sostenere questo progetto: sosteniamo le ragioni di una città che non si rassegna. Non vogliamo rimanere indifferenti rispetto agli investitori che hanno voglia di investire sul nostro territorio” ha concluso Baccini.