Roma, contrabbando di gasolio: sequestrati circa 4.800 litri

28 giugno 2024 | 11:30
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Roma, contrabbando di gasolio: sequestrati circa 4.800 litri
Roma, contrabbando di gasolio: sequestrati circa 4.800 litri
Roma, contrabbando di gasolio: sequestrati circa 4.800 litri
Roma, contrabbando di gasolio: sequestrati circa 4.800 litri

La Guardia di Finanza di Tivoli ha scoperto il traffico di contrabbando seguendo un’autocisterna in pessime condizioni

Roma, 28 giugno 2024 – Un deposito clandestino di gasolio di contrabbando è stato scoperto dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli una persona per l’ipotesi di reato di sottrazione di prodotti petroliferi al pagamento delle accise. Durante l’ordinaria attività di perlustrazione del territorio, una pattuglia del Gruppo di Frascati ha intercettato a Zagarolo un’autocisterna in pessime condizioni, la cui andatura sostenuta ha destato sospetti, inducendo i militari a seguirla fino al luogo di destinazione.

Una volta entrata in un’area privata adiacente una villa, a Palestrina, è stato appurato che a bordo vi erano 3.000 litri di gasolio per riscaldamento di cui, 1.200 dichiarati con documento e-D.A.S. e 1800 litri senza il documento di accompagnamento attestante l’assolvimento delle accise. Sul posto, risultato nella proprietà del trasportatore, era stato allestito un sito di stoccaggio e smistamento, con due cisterne, una interrata contenente circa 1500 litri di gasolio per riscaldamento e l’altra fuori terra con dentro 300 litri di gasolio per autotrazione, oltre a pistole erogatrici e taniche di plastica pronte per essere smerciate. L’autocisterna e il deposito è stato posto sotto sequestro ed è stato effettuato il prelevamento di campioni che verranno analizzati dal Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo economico del territorio predisposto dalla Guardia di Finanza della Capitale per il contrasto ai traffici illeciti, a tutela dell’Erario e degli imprenditori onesti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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