Top Jobs Ue, fumata bianca. Ma è rottura Meloni-von der Leyen
Patto d’acciaio tra popolari, socialisti e liberali. Meloni si astiene su von der Leyen e vota contro le nomine di Antonio Costa (Consiglio Europeo) e Kaja Kallas (Alto Rappresentante). Palla al Parlamento
Bruxelles, 28 giugno 2024 – La fumata bianca è arrivata. I leader Ue blindano l’accordo confezionato da popolari, socialisti e liberali e consegnano le chiavi dell’Europa che verrà ancora a Ursula von der Leyen.
Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni con Kaja Kallas nelle vesti di Alto rappresentante Ue e Antonio Costa a guidare i lavori del Consiglio europeo ha trovato la maggioranza qualificata – rafforzata – necessaria intorno al tavolo dell’Europa building. Ma, nonostante il negoziato serrato trainato dai popolari Ue per convincere anche l’esclusa Giorgia Meloni, l’Italia ha bocciato l’intesa astenendosi sul nome della tedesca e votando contro all’estone e al portoghese. Uno strappo che rischia di allargarsi nel segreto delle urne del voto finale all’Eurocamera a metà luglio, facendo pericolosamente vacillare il bis della delfina di Angela Merkel già impegnata a coprirsi le spalle dai franchi tiratori. L’annuncio, arrivato dopo l’ok dei leader all’agenda strategica per il prossimo mandato e dopo circa un’ora di confronto sulle nomine, è subito stato celebrato da Kallas e Costa.
Meloni: “Le nomine? Sbagliate nel metodo e nel merito”
“La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che le compete in Europa”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni. “Sono grata perché questo mi aiuta chiaramente a intervenire tranquillamente, sul metodo una riflessione credo che valga la pena farla”, ha poi aggiunto Meloni durante il punto stampa a margine del Consiglio.
“Penso che la proposta formulata da popolari socialisti e liberali” sulle nomine Ue “fosse sbagliata nel merito e nel metodo. Nel merito perché non è stata neanche vagamente anticipata da una discussione su quale debba essere il mandato da dare per chi ricopre questi incarichi a seguito di elezioni nelle quali i cittadini europei hanno chiesto una linea nuova e diversa per l’Ue. E nel metodo perché la logica che si è voluta imporre è quella di maggioranza-opposizione che secondo me non ha alcun senso nei massimi incarichi delle istituzioni europei perché è una logica che si sviluppa nel Parlamento”, spiega meglio la premier. “Lo considero un grande errore, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini europei e nel voto espresso da loro. Ho ritenuto di raccogliere l’indicazione dei cittadini non sostenendo questa proposta”.
“Non sono d’accordo che il voto contrario mette a rischio la nostra posizione in Ue. Sarebbe vergognoso se ce la facessero pagare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice Ue. “Il tema non è Ursula von Leyen ma quali sono le politiche che vuole portare avanti. E su questo non abbiamo risposte”, ha continuato. (fonte: Ansa, foto: governo.it)