Euro 2024 e disfatta Italia: Spalletti non si dimette (e nemmeno Gravina)
Il commissario tecnico ed il presidente della Federcalcio non intendono fare un passo indietro. Gravina tuona: “Nessuno può pretendere le mie dimissioni”
Berlino, 30 giugno 2024 – “Non sono stato il miglior Spalletti possibile. Leggo che mi hanno attribuito d’aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire”. Così il ct azzurro Luciano Spalletti nel day-after dell’eliminazione dell’Italia dagli Europei di calcio. “Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partire fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole“.
“Rimango qui”
“La partita di ieri ci fa tornare a zero, nelle scelte future tenterò di ringiovanire la rosa, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più“, ha spiegato il ct azzurro. “E’ chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco”.
“Non è stata la mia notte più complicata, nella mia vita ho avuto tante notti difficili per amore e passione”, ha aggiunto Spalletti. “Sapevamo di avere un girone con difficoltà massimali. Ci si aspettava di avere più reazione, fino alla qualificazione c’è stato un adattamento nelle partite differente da quanto visto ieri. Ci si rimane male e responsabili per quello che abbiamo visto”. “Il dialogo con la squadra? Tutti i giorni sono andato a confronto con la squadra. Il dialogo è fondamentale, ho parlato testa a testa e alla squadra. Non ho dato troppe istruzioni, ho fatto il mio lavoro al 100%. Non ho lasciato passare niente. Ho cambiato e messo gente più fresca, è un’analisi che devo fare per rispondere alla domanda”.
“Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tifosi gioia che meritano. Dispiaciuti per il risultato soggetto a tante variabili. Quello che purtroppo rimane è la delusione per a non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto”, Così il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina in conferenza stampa. “C’è la delusione nell’incapacità di reagire a limiti oggettivi con una reazione diversa, delusione su cui dobbiamo riflettere. Ieri la riflessione l’abbiamo fatta tutti insieme dividendo le nostre responsabilità, siamo tutti responsabili”.
“Ho parlato con Spalletti, ieri sera: non ha senso interrompere un progetto che e’ pluriennale, ed e’ cominciato solo da otto mesi“. Il presidente della Figc blinda il ct Luciano Spalletti, all’indomani del disastro azzurro all’Europeo. “Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappe'”.
“Non scappo da responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall’esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste”, ha detto Gravina, spiegando che “le elezioni Figc non si possono fare prima delle Olimpiadi, alla prima data utile lo faremo. Critiche si ma facciamole costruttive”.
“Sarebbe un disastro inimmaginabile, non centrare il Mondiale per la terza volta consecutiva”, ha detto il n.1 della Figc. “Non mi sono soffermato sulla mia voglia di continuare il mio percorso che mi impedisce di tornare a casa – ha proseguito -. Ci sono sette componenti nel mondo del calcio, è giusto il confronto. Tutto questo lo faremo togliendo un po’ di scorie”. (Fonte: Ansa, Foto: figc.it – Sito Web Federazione Italiana Giuoco Calcio)