Roma, picchia il cane e lo scaraventa nell’immondizia: la Polizia intercetta e denuncia il proprietario

30 giugno 2024 | 15:23
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Roma, picchia il cane e lo scaraventa nell’immondizia: la Polizia intercetta e denuncia il proprietario

La cagnolina è stata affidata al ricovero per cani “La Muratella” in zona San Paolo

Roma, 30 giugno 2024- Uno splendido esemplare di Pittbull è stato salvato dalle grinfie del perfido padrone, grazie all’intervento dei poliziotti del commissariato San Lorenzo e del commissariato Sant’Ippolito.

Gli agenti, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in via dei Sabelli per la segnalazione di un uomo che aveva picchiato violentemente il proprio cane per poi scaraventarlo all’interno di un cassonetto; quando si sono avvicinati hanno effettivamente trovato la cagnolina incinta visibilmente impaurita e i passanti che, poco prima, avevano assistito alla scena.

Gli agenti hanno intercettato in poco tempo il proprietario, un senza fissa dimora poi denunciato, e messo così al sicuro la piccola cagnolina in seguito affidata al ricovero per cani “La Muratella” in zona San Paolo.

Il commento di Patrizia Prestipino

 “Ringrazio vivamente la Polizia di Stato e, nello specifico, gli agenti dei Commissariati di San Lorenzo e di Sant’Ippolito che ieri hanno rintracciato un senza fissa dimora che aveva picchiato e gettato in un cassonetto il proprio cane. L’uomo è stato denunciato per il reato di maltrattamenti su animali, mentre la cagnolina è stata affidata al ricovero per cani ‘La Muratella’.

Ho chiamato immediatamente il Servizio sanitario del ricovero e parlato con il veterinario di turno per avere notizie certe sullo stato di salute della cagnolina che, a differenza di quanto riportato in un primo momento, non risulta essere incinta. L’animale è comunque seguito dai medici che stanno procedendo con una serie di accertamenti sul suo stato di salute.

Terremo sotto controllo le condizioni del cane e ci assicureremo che chi ha compiuto un tale gesto di crudeltà su un essere senziente paghi per i reati commessi”. Così, in una nota, Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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