Luna Rossa, Battisti e la nuova carriera da cyclor: verso l’America’s Cup 2024 per la rivincita
L’ex canottiere e argento olimpico: “Finalmente siamo vicini ai nostri avversari, è da tanto che aspettiamo questo momento. L’adrenalina ci serve”
«Ricordo bene l’ultima regata della scorsa Coppa, quando sul palco i neozelandesi festeggiavano la vittoria e a noi arrivavano gli schizzi dello champagne. In quel momento dissi a Checco (Francesco Bruni, ndr) di non dimenticare quell’odore, perché ci avrebbe dato la forza per la prossima campagna».
Entrato in Luna Rossa Prada Pirelli come grinder per la 36^ America’s Cup – presented by PRADA, Romano Battisti è oggi cyclor nel Power Team del challenger italiano. Ex canottiere professionista, ha una lunga e vincente carriera alle spalle: ha partecipato a due Olimpiadi – conquistando la medaglia d’argento nel “2 di Coppia” ai Giochi di Londra 2012 -, a undici Campionati Mondiali (vincendone due) e a otto Campionati Europei. È stato, inoltre, Campione Italiano per sedici volte. Quando nel 2018 decide di lasciare il canottaggio, la vela diventa la sua nuova passione, coltivata con la stessa grinta e la stessa determinazione che hanno caratterizzato tutta la sua carriera sportiva.
Quando a Londra 2012 si aggiudica l’argento, il distacco dalla squadra neozelandese, vincitrice della medaglia d’oro, è di pochissimi secondi: «Da quel momento coltivo questa voglia di sfida», spiega. «Quello che mi ha insegnato lo sport è che se hai un grande obiettivo, devi metterci altrettanto impegno».
La sera, prima di lasciare la base di Luna Rossa Prada Pirelli, Romano entra nei vari dipartimenti e chiede se c’è qualcosa da fare: «Qualsiasi lavoro è utile, anche spazzare per terra, perché significa aiutare qualcuno che è lì dalla mattina a farlo uscire prima per tornare a casa».
La famiglia, infatti, gioca un ruolo importantissimo per lui: «Sono molto grato a mia moglie e alle mie figlie che mi lasciano fare quello che amo», dice. A due mesi dall’inizio della 37^ America’s Cup, la tensione si avverte e per lui è un bene: «Finalmente siamo vicini ai nostri avversari, è da tanto che aspettiamo questo momento. L’adrenalina ci serve, ci aiuta a lavorare sotto pressione, a controllare lo stress. Anche i nostri competitor vivono le stesse emozioni, vedremo chi saprà gestirle meglio…».
Tra le uscite in mare e gli allenamenti in palestra, il tempo libero è davvero poco e una parte è dedicata al dipartimento di rigging, con il quale Romano collabora quotidianamente. Ma qualsiasi sacrificio è ripagato quando rientra a casa: «Sentire le mie figlie dire “Papà, noi siamo di Luna Rossa” non ha prezzo».
(foto@LunaRossaPradaPirelli)
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