In giro per Gaeta con una spranga di ferro: denunciato un 32enne
Prosegue pertanto l’impegno dei carabinieri finalizzato a contrastare e prevenire i fenomeni delittuosi, soprattutto in virtù del notevole afflusso di persone nella stagione estiva
Gaeta, 4 luglio 2024 – Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio predisposti nella serata del 02 luglio c.a dal Comando Compagnia Carabinieri di Formia al fine di prevenire e reprimere i reati in genere e verificare il rispetto delle prescrizioni imposte alle persone sottoposte a misure di prevenzione e di detenzione domiciliare: i militari della Tenenza Carabinieri di Gaeta hanno sottoposto a controllo un uomo classe 92, residente in città, il quale, senza alcun giustificato motivo, trasportava a bordo del proprio veicolo una spranga in ferro della lunghezza di 60 cm, considerata per Legge essere un oggetto atto ad offendere e pertanto deferito in s.l. alla competente A.G. per il reato previsto e punibile dall’art. 4 della Lg. 110/75 (porto e detenzione di armi od oggetti atti ad offendere).
I militari della Stazione Carabinieri di Itri (LT), invece, deferivano in stato di libertà un uomo di nazionalità russa classe 98, residente ad Itri (LT), per il reato previsto e punibile dall’art. 75 D.lvo 159/2011, poiché veniva accertato che non era rincasato presso la sua abitazione prima delle ore 21:00, così come gli era stato imposto dalle prescrizioni della Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale cui è sottoposto. L’uomo ora rischia un aggravamento del predetto provvedimento al vaglio delle competenti Autorità amministrative e penali. Prosegue pertanto l’impegno dell’Arma dei Carabinieri sul territorio finalizzato a contrastare e prevenire i fenomeni delittuosi, soprattutto in virtù del notevole afflusso di persone che la stagione estiva comporta presso le località balneari e turistiche del Golfo, con il conseguente apporto di più militari impegnati nelle delicate attività d’Istituto al servizio del cittadino.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.