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Ardea, tartaruga spiaggiata da una settimana davanti allo stabilimento “Roma”

5 luglio 2024 | 13:22
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Ardea, tartaruga spiaggiata da una settimana davanti allo stabilimento “Roma”

Immediata la segnalazione da parte del titolare dello stabilimento, ma si attende ancora il recupero dell’animale

Ardea, 5 luglio 2024 – Una tartaruga marina si è spiaggiata davanti allo stabilimento Balneare Roma una settimana fa ed più è ancora lì: l’animale è in stato di  decomposizione. Appena spiaggiata il titolare dello stabilimento ha avvertito la Capitaneria di Porto che è prontamente intervenuta facendo trascinare più a monte la grande tartaruga marina.

Oggi il titolare dello stabilimento, l’architetto Cavola, con disappunto ha segnalato il disservizio anche perché i marinai avevano assicurato che avrebbero provveduto loro a chiamare ASL e polizia municipale. Quest’ultima, contattata oggi dal titolare dello stabilimento, ha risposto che non risultano segnalazioni del genere, ma che si sarebbero attivati immediatamente per la rimozione e l’incenerimento dell’animale. Ancora una una volta un disservizio di cui i comandanti dovrebbero prendere provvedimenti per attribuire il disservizio redarguendo i responsabili.

Tartarughe marine a rischio

Il problema dello spiaggiamento delle tartarughe marine è una questione complessa che richiede un approccio multidisciplinare per affrontarlo in modo efficace. Fra le principali cause ci sono:

  • Cattura accidentale nelle attività di pesca: Le reti, le lenze e altri attrezzi da pesca rappresentano una delle principali minacce, intrappolando le tartarughe e causandone la morte.
  • Inquinamento marino: plastica, petrolio e altri inquinanti possono avvelenare e indebolire le tartarughe, rendendole più vulnerabili.
  • Perdita di habitat: la distruzione e il degrado delle spiagge e delle zone di nidificazione compromettono il ciclo vitale delle tartarughe.
  • Cambiamenti climatici: l’aumento delle temperature e l’erosione delle spiagge dovuti ai cambiamenti climatici mettono a rischio le uova e i piccoli appena nati.

Le conseguenze possono essere molto gravi per l’animale e tutto l’ecosistema marino. Lo spiaggiamento può, infatti, provocare stress, ferite e disidratazione per le tartarughe spiaggiate, interruzione del ciclo vitale e delle migrazioni, con impatti sulla sopravvivenza della specie, diminuzione delle popolazioni di tartarughe a livello globale.

Ridurre il fenomeno dello spiaggiamento delle specie marine è una sfida complessa che richiede collaborazione a livello internazionale e l’impegno di tutti gli attori coinvolti – autorità, ricercatori, pescatori e cittadini – per tutelare queste specie marine tanto preziose. Moltissime sono le associazioni che si attivano per la salvaguardia delle tartarughe è il loro operato è sempre più prezioso.

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