“Keir Starmer è un uomo onesto”: dal Regno Unito una lezione di democrazia

Consegnate le chiavi di Downing Street ai Laburisti. Il primo ministro uscente, Rishi Sunak, ha tenuto un discorso che testimonia la forza della democrazia britannica, frutto di millenni di storia
Sunak-Starmer, una lezione di democrazia
Rishi Sunak, il premier milionario ed il primo d’origine indiana a ricoprire la carica, ha provato a mettere una pezza ai vari problemi, recuperando la fiducia dei mercati. Ma non ha potuto fare molto altro, visti gli enormi danni ereditati e successivamente amplificati. A cominciare dalle condizioni della sanità pubblica, che sta cadendo a pezzi (ad inizio anno i medici hanno dato vita allo sciopero più lungo della storia), ed in generale dei servizi pubblici. A peggiorare il tutto, la crisi economica, frutto non solo delle condizioni internazionali (a cominciare dalla guerra in Ucraina) ma anche delle scelte prese negli ultimi anni.
Sunak ha dunque optato per una soluzione drastica: convocare le elezioni anticipate, evitando di protrarre inutilmente l’agonia. Via il dente, via il dolore. Meglio andarsene da Downing Street, perdere la maggioranza alla Camera dei Comuni e quindi ri-organizzarsi, fare piazza pulita, programmare il futuro. Perchè altrimenti il Regno Unito avrebbe continuato a bivaccare, a sopravvivere più che vivere, a navigare in un mare in tempesta senza avere una barca adeguata. Insomma, quella di Sunak è stata una scelta da statista, a cui purtroppo noi italiani non siamo abituati: ecco perchè quando qualcuno all’estero si dimette per “ragioni di Stato”, ci sorprendiamo. Ma in fondo è la normalità.
Le radici del sistema democratico britannico, tra i più antichi e consolidati del mondo, affondano in un passato piuttosto lontano, lontanissimo. E dunque attuale. Nacque con la concessione da parte del Re Giovanni Senza della Magna Charta Libertatum nel 1215, che costituisce ancora oggi un importante simbolo della libertà. Spesso citata da politici, media e attivisti, gode di un grande rispetto nelle comunità giuridiche britanniche e statunitensi. E non potrebbe essere altrimenti: è il simbolo della democrazia non solo britannica, ma della storia moderno-contemporanea europea.
Il discorso di Rishi Sunak e la lezione dal Regno Unito
Appena sconfitto, Rishi Sunak ha dovuto fare le valigie e lasciare Downing Street e la leadership del Partito Conservatore. Prima di chiudere baracca e burattini, Sunak ha pronunciato un ultimo discorso che fa scuola. Di seguito ne pubblichiamo uno spezzone, quello più importante e significativo.
“Vorrei dire prima di tutto che mi dispiace. Ho dato tutto me stesso in questo lavoro, ma avete inviato un chiaro segnale che il governo del Regno Unito deve cambiare e il vostro è l’unico giudizio che conta. Ho sentito la vostra rabbia, la vostra delusione. E mi assumo la responsabilità di questa sconfitta. Mi dimetterò dalla carica di leader conservatore, ma non immediatamente, ma una volta che saranno stati predisposti gli accordi formali per la selezione del mio successore.
Pur essendo stato il mio avversario politico, Sir Keir Starmer diventerà a breve il nostro primo ministro. In questo lavoro i suoi successi saranno tutti i nostri successi e auguro a lui e alla sua famiglia ogni bene. A prescindere dalle nostre divergenze in questa campagna, è un uomo onesto e animato da uno spirito di servizio che rispetto. Lui e la sua famiglia meritano la nostra migliore comprensione mentre compiono l’enorme transizione verso la loro nuova vita dietro questa porta e mentre lui è alle prese con il più impegnativo dei lavori in un mondo sempre più instabile.
Questo è un giorno difficile alla fine di una serie di giorni difficili, ma lascio questo lavoro onorato di essere stato il vostro Primo Ministro. Questo è il miglior Paese del mondo ed è interamente merito vostro, del popolo britannico, la vera fonte di tutti i nostri successi, della nostra forza e della nostra grandezza”.