IL COMMENTO

Pista ciclabile Ostia Ponente, Italia dei Diritti: “Non rispetta la larghezza minima consentita”

11 luglio 2024 | 11:34
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Pista ciclabile Ostia Ponente, Italia dei Diritti: “Non rispetta la larghezza minima consentita”

“Chiediamo all’Amministrazione del X Municipio di effettuare le misurazioni relative alla larghezza della pista ciclabile: qui si tratta di tutelare la sicurezza dei cittadini”

Roma 11 luglio 2024: Piovono critiche continue sull’Amministrazione del X Municipio di Roma riguardo la pista ciclabile che si sta recuperando a Ostia Ponente. Anche il movimento Italia dei Diritti tramite la Responsabile in loco Paola Torbidoni e il Segretario Provinciale romano Carlo Spinelli non fa mancare la propria voce: “Questa pista ciclabile che parte dalle scuole di Acque Rosse e da via Aristide Carabelli per poi ricongiungersi a via delle Isole del Capoverde e continuare fino a raggiungere il lungomare Paolo Toscanelli – ci dice Paola Torbidoni – è nata circa venti anni fa e in questi giorni l’amministrazione del X Municipio di Roma la sta recuperando riverniciandola e risistemandola nel fondo stradale. Quello che voglio far notare è che un tratto di questa pista sul lungomare Toscanelli, diventa ciclopedonale cioè fruibile sia dai ciclisti, che dai pedoni. Questo mi mette in allarme perché, pur se previsto dalle norme, l’attenzione deve essere massima e ci sono delle regole che vanno rispettate”.

Innanzitutto manca la segnaletica che avverte i bikers che la precedenza è sempre dei pedoni e che la velocità massima consentita ai ciclisti deve essere al di sotto dei 10 km orari. E poi mi domando, ma ci sarà qualcuno che controllerà che queste norme vengano rispettate? Questo – conclude la Torbidoni – è ciò che mi preoccupa maggiormente”. Il Segretario Provinciale romano Carlo Spinelli che all’interno del movimento ricopre anche la carica di responsabile nazionale per la Politica Interna, completa le osservazioni fatte dalla Torbidoni: “Riguardo le piste ciclabili e ciclopedonali, ci sono delle norme che le regolano come a esempio che, mentre per le ciclabili c’è l’obbligo per i ciclisti di percorrerle vietando di fatto il transito su strada dove transitano anche le automobili, per le ciclopedonali quest’obbligo non c’è quindi le bici potrebbero anche percorrere la normale rete viaria. Ma la regola più importante da rispettare è quella relativa alle misure; se la pista ciclabile o ciclopedonale è a senso unico, la larghezza minima deve essere di mt 1,50, se invece la percorrenza è prevista nei due sensi, come quella di Ostia Ponente, la larghezza minima sale a mt 2,50, praticamente mt 1,25 per carreggiata. La domanda che poniamo è la seguente, ma questa pista rispetta queste misure?” si chiedono.

“La nostra brava Paola Torbidoni ha provato a misurare la larghezza della pista ciclabile che risulterebbe inferiore ai due metri quindi non a norma con quanto stabilito dalle tabelle in vigore. Se così fosse, l’ignoranza non sarebbe di casa di chi critica la pista ciclabile di Ostia Ponente, ma apparterrebbe a chi l’ha recuperata, pur avendone buone intenzioni, senza rispettare la norma. Chiediamo quindi all’amministrazione del X Municipio di Ostia, di effettuare le misurazioni relative alla larghezza della pista ciclabile e, se risultasse come la nostra Paola ha descritto, ripristinare le giuste misure. Qui si tratta di tutelare la sicurezza dei cittadini e quindi le norme devono essere rispettate. Se poi risultasse che le nostre misurazioni sono sbagliate – conclude Spinelli – porgiamo fin da ora le nostre scuse, gradiremmo però essere informati sull’esito delle misurazioni” conclude.

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