Ugl Sicurezza Civile: “Grande soddisfazione per il ddl Guardie Giurate”
“In un contesto in cui la percezione di sicurezza è sempre più minacciata, era fondamentale riconoscere finalmente il valore delle Guardie Giurate e la necessità di una riforma strutturale del settore”
Roma, 11 luglio 2024 – “Attendevamo ormai da anni un intervento incisivo da parte dello Stato, in un comparto che è sempre stato visto come il figlio di un Dio minore. Finalmente siamo riusciti. Il 10 Luglio siamo stati convocati in audizione a discutere con la Politica e le Istituzioni , nella cornice del Senato presso l’aula della Prima Commissione Affari Costituzionali ,alla presenza del Presidente Senatore Balboni, un tema di cruciale importanza per la sicurezza, la vigilanza privata ed il ruolo delle guardie giurate mettendo le fondamenta al nostro progetto di riforma del comparto. In un contesto in cui la percezione di sicurezza è sempre più minacciata, era fondamentale riconoscere finalmente il valore delle Guardie Giurate e la necessità di una riforma strutturale del settore”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Ugl.
“La vigilanza privata rappresenta ormai un pilastro essenziale per la sicurezza. Le guardie giurate, con la loro presenza costante ed il loro impegno, svolgono un ruolo deterrente contro attività criminali ed atti vandalici, garantendo un’ambiente sicuro per aziende, istituzioni e cittadini.
Da qui su volontà del Segretario Nazionale Doddi nasceva un anno fa, con una nostra stretta collaborazione con gli organismi politici l’idea di fare qualcosa di concreto, questa veniva recepita e trasformata con la presentazione del DDL.902, che racchiude in modo sintetico, per ciò che ci riguarda, l’essenza di ciò che il comparto chiede a gran voce. Il testo presentato ed oggi in discussione esprime la volontà ormai assodata di voler riformare un settore sofferente da troppo tempo” si legge ancora.
“Nel DDL.902 noi abbiamo finalmente trovato una risposta alle richieste che quotidianamente ci pervengono dagli operatori, attori quotidiani della realtà che vive il mondo della vigilanza privata in Italia. Siamo convinti che questa proposta di legge sia la giusta risposta ad anni di silenzio, per questo ringraziamo i promotori del DDL e la commissione che ci ha ricevuto in audizione, perché in un momento storico delicato, si è compreso il fabbisogno di riforma di un comparto che ormai è fondamentale negli asset della sicurezza, soprattutto ove i cittadini chiedono di implementarla.
Il DDL 902 si inserisce in un complesso quadro socio economico che vede la crescita proporzionale dell’esigenza di sicurezza e di prevenzione, con l’affidamento, anche da parte dello Stato e delle amministrazioni comunali, di diversi servizi alle guardie giurate professioniste del settore, formate ed abilitate” aggiunge il sindacato.
“Noi come UGL Sicurezza Civile non possiamo quindi che essere d’accordo e sostenere fermamente il prosieguo dell’iter di questo DDL, soprattutto in considerazione del mutato ed implementato ruolo della professione di Guardia Giurata, al fine di modernizzare l’impianto normativo riguardante il comparto vigilanza, in un’ottica di una futura e strutturata collaborazione sinergica tra la sicurezza pubblica e quella privata, e per questo vogliamo ribadire l’importanza dei tre punti fondamentali del disegno di legge:
1. In primo luogo, le modifiche al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, dovranno essere finalizzate a creare un albo nazionale delle guardie particolari giurate, diviso in due sezioni: la prima dedicata alle aspiranti guardie giurate e la seconda agli operatori già in servizio. Questo doppio albo offrirà notevoli vantaggi sia in termini pratici che di garanzia qualitativa dei lavoratori del settore. Da un lato le aziende potranno selezionare il personale da un elenco di operatori già qualificati o, quantomeno, da aspiranti tali che avranno già dimostrato, al momento dell’iscrizione all’albo stesso, di possedere i requisiti previsti dalla legge. Al contempo, le guardie giurate che hanno già maturato una certa esperienza nel settore, rimarranno in possesso di un riconoscimento professionale, dato dall’albo nazionale e certificato dal Ministero dell’Interno,
anche nei periodi di inoccupazione o di altra attività lavorativa. Infine, va ricordato che i recenti fatti di cronaca ci raccontano che gli assalti ai caveau e ai furgoni portavalori,
sono messi in atto da organizzazioni di criminali sempre più capaci ed in possesso di ingenti mezzi. Per il personale impiegato nella movimentazione e custodia del contante, dovrà dunque essere previsto uno specifico addestramento aggiuntivo rispetto a chi opera in altri servizi.
2. Il secondo aspetto del disegno di legge, si concentra sulla consuetudine, purtroppo sempre più frequente, di adibire ai servizi di vigilanza attiva, personale privo dei titoli prefettizi o addirittura associazioni di privati cittadini che indossano divise simili a quelle delle forze dell’ordine. Sarebbe pleonastico concentrarci sul sottolineare tutti i rischi connessi a tali pratiche, e siamo fermamente convinti che l’unico deterrente davvero efficace sia l’istituzione di un sistema sanzionatorio progressivo, che alla terza reiterazione del comportamento scorretto porti alla definitiva chiusura dell’attività imprenditoriale.
3. Ultimo aspetto, del disegno di legge, riguarda l’inserimento delle guardie giurate nella lista delle categorie dei lavori particolarmente gravosi ed usuranti, al fine di ottenere il diritto al pensionamento anticipato. Nell’impianto normativo attualmente in vigore, esistono già dei sistemi di pensionamento anticipato, come l’equiparazione del lavoro notturno a quello usurante e la pensione anticipata flessibile con 62 anni di età e 41 di contributi, ma si tratta di soluzioni insufficienti poiché non tutti i lavoratori vi possono accedere per i più svariati motivi. Sempre nell’ottica di modernizzare il settore ed avere a disposizione un bacino di lavoratori specializzati e al massimo dell’efficienza, appare indispensabile il riconoscimento dello status di lavoro usurante anche per quei lavoratori che prestano servizio in orario diurno o che non hanno i requisiti per accedere alle altre forme di pensione anticipata, tanto più se pensiamo che i lavoratori del settore che vengono esentati dal lavoro notturno dal medico del lavoro, quindi con ragioni mediche, non potranno mai avere in questo quadro odierno il diritto al pre pensionamento che resta riservato al turnista notturno. Dato che negli ultimi decenni il mercato e le richieste delle committenti sono profondamente cambiate, le guardie giurate non vengono quasi più impegnate in servizi di vigilanza passiva o di semplice attesa, ma al contrario assistiamo sempre più spesso all’impiego degli operatori in mansioni operative, come nel caso delle strutture REMS (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza). La richiesta del riconoscimento dello status di lavoro usurante è dunque fondamentale e da attuare con una certa urgenza, poiché è fortemente sconsigliato pensare che il personale ultrasessantenne possa essere impiegato in servizi armati che richiedono prontezza di riflessi ed un’alta capacità di attenzione, affrontando turni di lavoro estenuanti e condizioni lavorative spesso precarie. È essenziale che queste problematiche vengano affrontate per garantire non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche il benessere e la dignità dei lavoratori del settore”.
“In conclusione, la vigilanza privata e le guardie giurate sono elementi fondamentali per la sicurezza delle nostre comunità. Riconoscere il loro valore e lavorare per una riforma strutturale del settore non è solo un atto di giustizia verso questi professionisti, ma anche un passo necessario per garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti noi.
Per queste ragioni al Senato abbiamo invitato la commissione e tutti i presenti a riflettere su queste tematiche e a sostenere le iniziative volte a migliorare il settore della vigilanza privata oltre il già dimostrato interesse nel percepire la richiesta di crescita e riforma di un comparto che si dimostra sempre più essenziale ed attende da troppo tempo” conclude Ugl.