Agricoltura sociale: dalla Regione un bando da 2 milioni per l’inclusione sociale
Il bando è destinato giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale. Ecco come fare domande
Roma, 13 luglio 2024 – È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio l’avviso pubblico finalizzato alla presentazione di progetti e iniziative per ampliare, rafforzare e sostenere, all’interno del territorio regionale, la crescita e lo sviluppo dell’agricoltura sociale, incrementandone le potenzialità inclusive e le risposte di servizio all’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.
L’avviso prevede la costituzione e l’operatività di partenariati per la realizzazione di progetti di inclusione attiva a favore di soggetti svantaggiati, da realizzarsi all’interno di realtà diffuse nel territorio regionale ed operanti nel settore dell’agricoltura sociale.
I progetti dovranno essere articolati obbligatoriamente in quattro fasi: presa in carico e progettazione personalizzata; laboratori di approfondimento; percorsi di inclusione socio-lavorativa; attività di coordinamento territoriale.
Possono presentare proposte Associazioni Temporanee di Scopo finalizzate all’inclusione socio-lavorativa; Enti del terzo settore; Cooperative sociali che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale negli ultimi cinque anni; Imprenditore agricoli, organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole.
A chi è rivolto il progetto
Il bando è destinato giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale definito dai seguenti elementi: inoccupazione persistente, famiglie multiproblematiche, condizioni a rischio per uso stupefacenti e micro criminalità; persone prese in carico e censite dai servizi socio-sanitari con problemi di dipendenza da alcool e sostanza stupefacenti o psicotrope, da gioco d’azzardo patologico nonché di altre forme di dipendenze anche non legate a sostanze; persone dimesse da ospedali psichiatrico-giudiziari; persone in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza in carico agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna; donne vittime di violenza prese in carico dalla rete antiviolenza e avviate verso percorsi di autonomia; disabili e persone con disagio psichico diagnosticato dalle strutture sanitarie pubbliche; migranti che godano dello stato richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale. Ciascuna proposta progettuale dovrà, nello specifico, coinvolgere un massimo di 20 soggetti destinatari, e dovrà avere una durata complessiva, per singolo destinatario, pari a 536 ore.
“L’inclusione lavorativa è una delle priorità della Giunta regionale del Lazio. Promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro di persone con disabilità o svantaggiate significa, infatti, far crescere un territorio anche dal punto di vista sociale. Senza dimenticare poi che attraverso questi progetti viene favorita anche l’integrazione lavorativa favorendo quindi una crescita complessiva sia dell’individuo e sia delle associazioni e aziende che decidono di sposare e mettere a terra questi progetti“, dichiara l’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli.
“L’ambiente agricolo – conclude l’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini – si presta particolarmente a progetti di inserimento e re-inserimento lavorativo, recupero socio-educativo e più in generale di assistenza a soggetti svantaggiati e favorisce il miglioramento della qualità della vita. In quest’ottica questo bando ha un’importanza strategica perché offre l’opportunità di formare e inserire della forza lavorativa in un settore come l’agricoltura che rappresenta un terreno ‘fertile’ a tutti gli effetti”, aggiunge l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
Il bando è finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo con un investimento di 2 milioni di euro e ciascun progetto potrà avere un importo massimo di 300.000 euro. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 10 settembre 2024.