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Spaccio di droga a Cerveteri: baby pusher “stanati” nella loro base operativa

18 luglio 2024 | 18:09
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Spaccio di droga a Cerveteri: baby pusher “stanati” nella loro base operativa

Stoccaggio, confezionamento e successivo smercio di sostanza stupefacente avveniva all’interno di un appartamento

Cerveteri, 18 luglio 2024 – Minorenni al “lavoro” per portare avanti l’attività di spaccio: un gruppo di ragazzi è stato scoperto grazie ad un’articolata attività d’indagine portata a termine nell’arco di poche ore, i poliziotti del Commissariato di Ladispoli, che sono riusciti ad individuare un appartamento ubicato al secondo piano di uno stabile, utilizzato sistematicamente dal gruppo di ragazzi come base per lo stoccaggio, confezionamento e successivo smercio di sostanza stupefacente che veniva ceduta ad acquirenti che si presentavano per l’acquisto direttamente alla porta dell’appartamento.

Il via vai di acquirenti

I poliziotti, a seguito di uno specifico servizio di osservazione a Cerveteri, hanno sorpreso 4 individui, di cui 3 minorenni e 1 maggiorenne, nell’atto della cessione della sostanza stupefacente ad un acquirente e sono stati prontamente bloccati e arrestati. Gli agenti si sono introdotti con tempestività all’interno dell’abitazione impedendo di fatto una possibile dispersione e/o distruzione della sostanza stupefacente, procedendo alla perquisizione dei locali, la quale ha dato esito positivo.

Dorga in casa e una pistola

Nel piano soppalcato, all’interno di un mobile, è stato rinvenuto un borsone contenente diversi pacchi vuoti presumibilmente utilizzati per la custodia della sostanza stupefacente. In totale, sono stati sequestrati 97 grammi di Hashish, circa 9 grammi di cocaina, suddivisi in dosi, 2 bilancini di precisione intrisi di sostanza di colore marrone e di sostanza bianca in polvere, 1 pistola modello semiautomatica scacciacani, completa di caricatore senza munizionamento e priva di tappo rosso, la somma in contanti di 205,00 euro, nonché, numerosi ritagli in plastica trasparente delle stesse caratteristiche di quella utilizzata per il confezionamento dei quantitativi rinvenuti.

Le misure adottate

Al termine delle attività di rito, i poliziotti hanno tratto in arresto il 19enne e per due dei minorenni è stata disposta la traduzione presso il C.P.A. Virginia Agnelli di Roma mentre per il terzo è stata disposta la misura della permanenza domiciliare con contestuale affidamento ai genitori. Entrambe le Procure hanno chiesto ed ottenuto dai rispettivi GIP la convalida delle misure adottate dalla Polizia Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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