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Nube vulcanica dall’Etna, chiude l’aeroporto di Catania: “Ecco come salvare il viaggio”

23 luglio 2024 | 15:22
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Nube vulcanica dall’Etna, chiude l’aeroporto di Catania: “Ecco come salvare il viaggio”

L’attività stromboliana è ripresa con forza alle 04.08 della notte scorsa, con l’emissione di una spettacolare fontana di lava

Catania, 23 luglio 2024 – Nuova intensa eruzione dell’Etna oggi. Una nube vulcanica, alta diversi chilometri, emerge dal cratere Voragine e cenere lavica ‘piove’ su Catania e in numerosi altri centri abitati della provincia. Disposta la chiusura dell’aeroporto e la sospensione di tutti i voli in arrivo e in partenza.

Fontana di lava

L’attività stromboliana è ripresa con forza alle 04.08 della notte scorsa, con l’emissione di una spettacolare fontana di lava. L’attività eruttiva è ancora in corso, come testimoniano i valori molto alti del tremore dei condotti magmatici del sistema registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Secondo l’Ingv, la cenere si disperde in direzione Est-Sud-Est.

Si osserva inoltre che è iniziato un trabocco lavico dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico è ulteriormente aumentata.

Chiuso l’aeroporto

La Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania, comunica che a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori B2 e B3 e, quindi, la sospensione di tutti i voli in arrivo e in partenza. Le operazioni riprenderanno ad avvenuta conclusione del fenomeno di ricaduta cenere e sua rimozione dalle infrastrutture di volo. La sospensione comporterà cancellazioni e/o dirottamenti su altri scali.

ItaliaRimborso: “Ecco come salvare il viaggio”

Seguiranno pesanti disservizi che subiranno i passeggeri. Le compagnie aeree stanno avvisando i passeggeri, comunicando loro, la cancellazione o la diversa destinazione in altro scalo, come quello palermitano o trapanese.

“Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il Regolamento 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero.

Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione del disagio, è libero di non accettare la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla di viaggio desiderato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con altra compagnia in altro scalo e quindi prendere un mezzo pubblico o un taxi per raggiugere Catania. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo per Catania, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta inizia prefissata. Tutto ciò è necessario per richiedere il rimborso delle spese extra.

Il vettore aereo può, di comune accordo con il passeggero, decidere di operare il volo, dirottandolo in un altro aeroporto. È comunque onere della compagnia aerea fornire assistenza per raggiungere lo scalo di Catania. Anche in questo caso, qualora ciò non avvenga, il viaggiatore può sostenere costi per mezzi pubblici e/o taxi per raggiungere l’aeroporto di Catania, chiedendo successivamente il rimborso al vettore aereo” si legge in un comunicato di ItaliaRimborso.

“I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via dell’eruzione dell’Etna – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – possono seguire quanto disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il rimborso di tutti costi sostenuti per raggiungere Catania. Attenzione, le spese sostenute devono essere ragionevoli. I viaggiatori possono fare richiesta anche direttamente alla compagnia aerea”. (Foto: Instagram @ingvvulcani)

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