Protezione della biodiversità: il Comune di Fiumicino avvia un protocollo d’intesa con la F.I.D.C.
Previsto un impegno congiunto delle parti, focalizzato su diverse attività cruciali per la protezione dell’ambiente e della fauna locale
Fiumicino, 23 luglio 2024 – È stato ufficialmente siglato il primo Protocollo d’Intesa nel Lazio tra il Comune di Fiumicino e la Federazione Italiana della Caccia (F.I.D.C.) per la salvaguardia, tutela e gestione dell’area parco e della fauna selvatica esistente, in conformità con le normative vigenti. Presenti alla sottoscrizione del documento, tra gli altri, il sindaco Mario Baccini, l’assessore all’Ambiente, Stefano Costa, il direttore di Coldiretti Giueppe Casu, Giovanni Bello, Presidente Locale della Federcaccia ed Emanuele Salvalaio, presidente Coldiretti Maccarese.
Il protocollo prevede un impegno congiunto delle parti, focalizzato su diverse attività cruciali per la protezione dell’ambiente e della fauna locale. La F.I.D.C. Sezione Comunale di Fiumicino metterà a disposizione Bio Rilevatori coadiutori, operatori specializzati (bioallevatori) e tecnici già formati dal Comune, per svolgere importanti compiti all’interno del parco. Questi includono il monitoraggio e l’individuazione delle carcasse di cinghiali derivanti dalla peste suina africana (PSA), il censimento degli animali selvatici sul territorio e il censimento biometrico del cinghiale, come previsto dalla legge 394/1991 art. 11 comma 4. Un cronoprogramma dettagliato delle azioni necessarie sarà organizzato a breve, con i bioallevatori incaricati di effettuare il censimento, vista la qualifica dell’area come riserva secondo la legge 394/91.
“L’ accordo rappresenta un passo significativo per la protezione del nostro patrimonio naturale e per una gestione sostenibile della fauna selvatica nel territorio di Fiumicino – dichiara il sindaco -. Con questa intesa miriamo a preservare la biodiversità ed a garantire che le generazioni future possano godere delle ricchezze naturali del nostro territorio. L’accordo prevede misure concrete per il monitoraggio e la salvaguardia delle specie autoctone e l’obiettivo è quello di creare un ambiente dove le ricchezze faunistiche di cui, alcune aree del nostro territorio sono particolarmente ricche, possano convivere in maniera armoniosa con l’uomo”.