IL CASO

Alberto Angela e Temptation Island: la Rai ha fatto bene a spostare Noos

25 luglio 2024 | 14:39
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Alberto Angela e Temptation Island: la Rai ha fatto bene a spostare Noos
Alberto Angela sul set di Noos (Foto: Ufficio Stampa Rai)

Il programma di Alberto Angela spostato al 22 agosto per evitare il confronto con il reality di Canale 5: ecco perchè la Rai ha preso la decisione giusta

Roma, 25 luglio 2024 – La dura legge degli ascolti miete un’altra, illustre, vittima. Anche Alberto Angela, forse il più amato tra i volti noti del Servizio Pubblico, costretto a fare i conti con la dura realtà nella quale si ritrova. Le nuove puntate di Noos – L’avventura della conoscienza andranno in onda il 22 e 29 agosto e il 5 settembre su Rai 1. Salta dunque l’appuntamento di oggi, 25 luglio, inizialmente nei palinsesti Rai. Il motivo? Viale Mazzini ha voluto evitare il confronto l’ultimo appuntamento di Temptation Island (in onda proprio oggi), il reality di Canale 5 su coppie e tradimento, che ha dominato battaglia degli ascolti. Già: il programma condotto da Filippo Bisciglia ha infatti raggiunto oltre il 30% di share, mentre Noos è sceso addirittura all’11,5%. Numeri impietosi per Alberto Angela, che è abituato a ben altre cifre (e menomale). Ed è proprio qui che nasce la polemica.

Alberto Angela

Alberto Angela sul set (Foto: Ufficio Stampa Rai)

Alberto Angela e Noos: perchè la Rai ha fatto bene

Sui social spopola l’indignazione: “La gente preferisce la tv spazzatura” si legge in maniera quasi unanime. Pochi, pochissimi i commenti “a favore” di Temptation Island, dove regna il gossip. Eppure, i numeri non tornano: ma se sono tutti indignati, perchè Noos ha avuto ascolti così bassi fin’adesso? Rimarrà un mistero, o forse sono le solite regole non scritte dei social, dove di vero c’è ben poco. Intanto, la realtà ci propone una cosa molto diversa: tra il programma culturale di Alberto Angela e quello condotto da Maria De Filippi, ha vinto quest’ultimo. Ed avrebbe stravinto anche stasera, salvo improbabili stravolgimenti.

La Rai, come molte altre, è un’azienda pubblica “costretta” a fare i conti con i numeri, quindi con gli introiti. E’ inutile sconvolgersi: funziona così. Ma in fondo, la stessa Rai “deve fare cultura“. A volte le 2 cose sono difficili da coinciliare. Tuttavia, e forse si andrà controcorrente, viale Mazzini con questa scelta ha fatto proprio questo. Ha difeso il suo programma, il suo condottore e la sua squadra, senza gettarli nella fossa dei leoni, senza mandarli allo sbaraglio per combattere una guerra in partenza. Ha preferito aspettare che passi la tempesta Temptation Island (e mettiamoci anche le Olimpiadi di mezzo), in modo da lasciare a Noos lo spazio che merita, senza una particolare concorrenza. Spesso criticata, la Rai ha preso la giusta decisione per valorizzare il proprio prodotto, senza fare passi indietro o giravolte. Qui non si tratta di filosofia fine a se stessa su quanto sarebbe giusto che la cultura dominasse su tutto, bensì la realtà. Al massimo, bisognerebbe chiedersi il perchè di tutto questo, come sia possibile che si sia arrivati a questo punto.

Temptation Island, perchè fa questi numeri?

Temptation Island, o altri programmi similari, le cose sembrano molto chiare. Le persone, magari dopo una giornata di lavoro o comunque d’intensi impegni, non disdegnano momenti di leggerezza, gossip o “trash” in compagnia, parola molto in voga negli ultimi anni. A tutto ciò, aggiungiamoci che siamo in estate, dove la leggerezza pervade le anime di (quasi) tutti. In fondo, c’è una spiegazione se il programma condotto da Bisciglia (e di cui Maria De Filippi fu la prima conduttrice, nell’ormai lontano 2005) è giunto alla sua 12maedizione. Tenta di proiettare sullo schermo (e si potrebbe discutere se ci riesca o meno, ma a giudicare dai numeri…) una realtà quotidiana, dato che un po’ tutti “siamo pettegoli” e facciamo gossip nel nostro privato con amici stretti e quant’altro. Sul gossip ci hanno scritto libri e fatto film, figurarsi se non ci scappava anche un reality tv.

Nel bene o nel male, questa è la realtà. I numeri non sono interpretabili. E’ giusto? E’ sbagliato? Non sta a noi dirlo. E’ il pubblico che decide. Occorre prendere coscienza di questo.

Il pubblico ama Alberto Angela

Dunque il discorso del “preferire la tv spazzatura” o cose del genere, appare esagerato. Il primo testimone di tutto ciò è lo stesso Alberto Angela. Il divulgatore scientifico, unico in grado di raccogliere il pesantissimo testimone del padre, fa dei numeri pazzeschi in generale. Pensiamo ad esempio a “Passaggio a Nord Ovest“, giunto alla sua 10ma edizione. E, soprattutto, ad “Ulisse – Il piacere della scoperta“, una perla del Servizio Pubblico che tiene incollati allo schermo milioni di italiani. Senza contare tutti gli speciali.

Perchè Alberto Angela, rispetto ad altri, è così amato? Perchè è  in grado di trasmettere conoscenza senza l’utilizzo di parole comprensibili solo ai membri del settore, perchè trasporta con sè lo spettatore facendogli vivere l’esperienza con lui, perchè il suo linguaggio arriva a chiunque, dal riccone al poveraccio di turno. Abilità che altri, pur avendo un folto ed invidiabile bagaglio di conoscenze, non hanno. Nemmeno ci si avvicinano. Alberto Angela è questo. La Rai lo sa, gli italiani lo sanno. E continuerà a tenere botta, nonostante questa “sconfitta” degli ascolti.

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