Hezbollah. Il “partito di Dio” che vuole cancellare Israele

Beirut, 3 agosto 2024 – Nelle ultime settimane, le tensioni tra Hezbollah e Israele sono drasticamente aumentate. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il razzo lanciato da Hezbollah nel Golan, il quale ha causato la strage di 12 bambini e ragazzi. In risposta, Tel Aviv ha lanciato un attacco missilistico su Beirut, capitale del Libano, uccidendo Fuad Shukr (leggi qui), uno dei principali collaboratori del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. E come se ciò non bastasse, pochissime ore fa c’è stato un nuovo attacco israeliano nel Libano meridionale che ha eliminato un alto comandante, ulteriormente inasprendo lo scontro (leggi qui). Quello che sembrava essere “solo” un pericolo, l’escalation e la guerra in tutto il Medio Oriente, sta diventando realtà Francia, Stati Uniti e Regno Unito hanno già allertato i rispettivi connazionali di tornare immediatamente a casa, dato che presto il Libano potrebbe diventare un nuovo fronte di guerra. Proprio quando – e non è un caso – sembra essere vicino l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza.

Che cos’è Hezbollah, il “partito di Dio”

Ma cos’è esattamente Hezbollah e quali sono i suoi legami con Israele e, soprattutto, l’Iran? Hezbollah, tradotto in italiano, significa “Partito di Dio“. E’ un’organizzazione politica e paramilitare libanese fondata nel 1982, con stretti legami con l’Iran e un’ideologia filo-iraniana e anti-israeliana. È considerata un’organizzazione terroristica da numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia e Unione Europea.  Il gruppo è nato come forza di resistenza all’occupazione israeliana del Libano sud, affermandosi negli anni come uno degli attori politici più influenti nel Paese dei cedri. Hezbollah controlla una propria milizia armata ed è profondamente radicato nella comunità sciita libanese, godendo di ampio consenso popolare anche grazie alla sua vasta rete di servizi sociali.

I legami con l’Iran sono molto stretti: Hezbollah riceve finanziamenti, armi e addestramento dai Guardiani della Rivoluzione iraniani, ed è considerato un braccio armato della Repubblica Islamica in Libano. Questa vicinanza con l’Iran, acerrimo nemico di Israele, è alla base dello scontro con lo Stato ebraico. Negli anni, Hezbollah si è reso protagonista di numerosi attacchi e scontri armati contro l’esercito israeliano, diventando il principale avversario del paese nella regione. La sua capacità militare e la sua influenza politica in Libano rappresentano una minaccia concreta per la sicurezza di Israele, alimentando una spirale di tensioni e ritorsioni reciproche che ora sembra essere giunta a un punto di non ritorno.

Oltre a tutto ciò, va specificato che Hezbollah gode di un’altissima percentuale di consensoo, essendo un finanziatore di servizi sociali,  scuole, ospedali e servizi agricoli per migliaia di libanesi, che in questo modo vengono tenuti a bada. Hezbollah

Il ruolo di Hezbollah in Palestina

L’opinione pubblica statunitense e israeliana ha più volte accusato i leader di Hezbollah di aver fatto numerosi appelli alla distruzione di Israele, al quale si riferiscono come “l’entità sionista, costituita sulle terre strappate ai loro proprietari palestinesi” durante la Guerra dei 6 Giorni e vendute dai militari israeliani, quando Yitzhak Rabin era Capo di Stato Maggiore dell’esercito, a coloni israeliani, costituendosi insediamenti israeliani illegalmente venduti, che la Corte penale internazionale ha definito crimine di guerra. L’abusiva occupazione dei territori è rimasta irrisolta, ha portato alla continuazione del conflitto arabo-israeliano, alla guerra civile siriana e alla destabilizzazione in Medio Oriente, fino ad arrivare al punto in cui ci troviamo oggi.

L’Iran pronto a colpire Israele

Come detto inizialmente, varie ambasciate stanno ordinando ai cittadini di andarsene dal Libano. Ma oltre a questo, c’è di più: vari e prestigiosi quotidiani internazionali rilanciano di un immediato attacco dell’Iran verso Israele. Un attacco vero, stavolta, non come quello degli scorsi mesi, che fu solo simbolico e preparato. Infatti non ci fu nessuna conseguenza. Ma ora le cose stanno per cambiare. Drasticamente e senza possibilità di ritorno.

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