I furti

Ladri in azione ad Anzio e Nettuno: colti sul fatto dai carabinieri

3 agosto 2024 | 12:58
Share0
Ladri in azione ad Anzio e Nettuno: colti sul fatto dai carabinieri

Arrestati in flagranza di reato due soggetti, in diverse circostanze, gravemente indiziati del reato di furto aggravato

Anzio, 3 agosto 2024 – I carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato in flagranza di reato due soggetti, in diverse circostanze, gravemente indiziati del reato di furto aggravato. Nel primo caso, un uomo è stato sorpreso all’interno di un’imbarcazione mentre tentava di asportare alcuni pezzi del motore della stessa. Il proprietario, sentendo alcuni rumori, ha contattato il 112 NUE e una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Anzio si è recata sul posto, in riviera Zanardelli.

Arrivati sul posto, hanno sorpreso l’uomo descritto nella segnalazione e lo hanno fermato e accompagnato in caserma, l’indagato, un italiano 52enne. Per questo motivo, raccolti i gravi indizi di colpevolezza è stato arrestato per tentato furto aggravato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione di Anzio, in attesa del rito direttissimo. Al termine del quale, l’arresto è stato convalidato e gli veniva applicata la misura dell’obbligo di firma in caserma, tutti i giorni.

Furto in casa a Nettuno

Nel secondo caso, invece, una donna, nel rincasare presso il suo appartamento a Nettuno, in via Santa Maria, aveva notato due persone, un uomo e una donna, uscire furtivamente dalla sua abitazione. Con l’ausilio di alcuni passanti, riusciva a bloccare solo la donna e a chiamare immediatamente il 112 NUE. Poco dopo sopraggiungeva una pattuglia dei Carabinieri di Anzio, che una volta giunta sul posto ha preso in consegna la donna che, perquisita è e stata trovata in possesso di alcuni gioielli e la somma di circa 400 euro, che venivano riconsegnati alla vittima. Ragion per cui, la donna, una 38enne dell’Est Europa, in stato interessante, è stata arrestata e accompagnata presso il proprio domicilio agli arresti domiciliari. A seguito della direttissima, l’arresto è stato convalidato e condannata alla pena sospesa, di due anni e cinque mesi di reclusione, con obbligo di dimora nel Comune di Aprilia e obbligo di firma in caserma, tutti i giorni.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.