Tel Aviv si prepara alla rappresaglia iraniana. Stando a fonti locali, la leadership ha tenuto discussioni su come rispondere agli attacchi, inclusa la capacità di affrontare “un’entrata in guerra totale in questo contesto”
Tel Aviv, 4 agosto 2024 – Israele si sta preparando a una possibile rappresaglia da parte di Iran e Hezbollah nei prossimi giorni. Secondo quanto riferito dall’emittente Canale 12, l’apparato di sicurezza israeliano è in “massima allerta” e i Paesi membri di una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti sono pronti a intercettare eventuali attacchi.
Stando a quanto riferito dalla stessa emittente, la leadership israeliana ha tenuto discussioni su come rispondere a tali attacchi, inclusa la capacità di affrontare “un’entrata in guerra totale in questo contesto“. Secondo il quotidiano iraniano ultraconservatore Kayhan, il prossimo raid potrebbe prendere di mira città strategiche come Tel Aviv e Haifa, nonché le case dei funzionari israeliani, a differenza dell’attacco di aprile quasi completamente sventato.
“Netanyahu non vuole fare accordi”
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ed il capo delle Idf, Herzi Halevi, sosterrebbero intanto che il primo ministro Benjamin Netanyahu, alzando continuamente la posta, stia consapevolmente cercando di impedire un accordo sugli ostaggi ed il cessate a fuoco a Gaza. E’ questa la ricostruzione che la stampa israeliana fa di una riunione infuocata andata in scena venerdì sera, alla vigilia della una nuova missione al Cairo.
Secondo quanto riferito dal Times of Israel, Gallant e Halevi hanno esortato Netanyahu a chiudere un accordo con Hamas, ma hanno lasciato l’incontro concludendo che al momento il primo ministro non è interessato a un’intesa. Stando all’emittente Canale 12, Halevi – durante l’accesa discussione – ha detto che “le condizioni per l’accordo ci sono. Penso che sia corretto impegnarsi in trattative e ottenere il miglior risultato possibile. Continueremo a fare pressione su Hamas fino ad allora, e una volta raggiunto un accordo potremo rivolgere la nostra attenzione al nord”.
Gallant, rivolgendosi a Netanyahu, gli ha fatto presente che “non ci sarà un accordo con le (quattro nuove, ndr) condizioni che hai inserito (nella proposta, ndr), e lo sai“. Altri media parlano di negoziatori che “stanno per esplodere” a causa dell’attrito tra il primo ministro e i capi della sicurezza. (Foto: Pagina Facebook Israel Defense Forces)
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