Parigi 2024, staffetta mista azzurra di marcia al sesto posto: Stano-Palmisano in gara col cuore
Gli Azzurri hanno dato tutto, nonostante le difficoltà di salute e fisiche avute. La gara è vinta dalla Spagna
Parigi, 7 agosto 2024 – Una staffetta mista difficile per gli Azzurri quella della marcia dei 42 km, ma loro ci sono stati e non hanno mollato un metro. E con tutte le difficoltà avute. La febbre, gli infortuni. Ma Massimo Stano (Fiamme Oro) e Antonella Palmisano (Fiamme Gialle) sono scesi in gara e hanno puntato al meglio. Lo hanno fatto. E il sesto posto (con il tempo di c 2h53’52”), significa di averci provato alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Uniti, amici, compagni di squadra, come sempre.
Il racconto della gara – Fonte fidal.it
PRIMA FRAZIONE – Qualche goccia di pioggia e temperatura inferiore ai venti gradi in partenza, sul circuito del Trocadéro, nello scenario incantevole della Torre Eiffel. Al via, oltre agli azzurri Stano e Palmisano, tutti i sei medagliati della gara individuale della 20 km: gli ori Pintado (Ecuador) e Yang (Cina), gli spagnoli Martin e Perez, il brasiliano Bonfim e l’australiana Montag. Prima iniziativa, quella del canadese Dunfee e del giapponese Kawano, ripresi poco prima dei sei chilometri. Stano, quasi sempre in fondo al gruppo, rimedia una proposta di squalifica per sospensione e negli ultimi due chilometri perde qualche metro dai leader. Al termine dei primi 11,395 km comandano in cinque: Germania (Linke, 43:32), Giappone (Kawano), Spagna (Martin), Brasile (Bonfim) ed Ecuador (Pintado) con Stano a otto secondi (43:40).
SECONDA FRAZIONE – Rientrano subito Antonella Palmisano e la cinese Yang Jiayu. Il gruppo rimane inizialmente di cinque unità, ma Italia e Cina subentrano a Germania e Giappone. Visti i ritmi non forsennati possono rientrare altre squadre, tra cui il Perù di Kimberly Garcia Leon, il Messico, l’Australia. In salita gli ultimi due chilometri per Antonella Palmisano che si stacca del gruppo di testa, proprio per effetto del forcing della peruviana (4:11 penultimo km della frazione, 4:09 l’ultimo). La situazione dopo 21,395 km dice Australia (Montag), Cina (Yang), Messico (Gonzalez) e Perù (Garcia Leon) sostanzialmente appaiati in testa (aussie 1h26:22), Ecuador (Morejon) con sei secondi di ritardo, Spagna (Perez) con sette, l’Italia (Palmisano) paga undici secondi (1h26:33, 10 km di Antonella da 42:53), Brasile (Lyra) ottavo con ventitré secondi di gap.
TERZA FRAZIONE – Vanno via l’oro olimpico Pintado (Ecuador) e il bronzo Martin (Spagna). Il fatto che può cambiare le carte in tavola è il terzo rosso al frazionista cinese Zhang Jun, sanzione che gli costa tre minuti in penalty zone e che complica in maniera enorme la rincorsa all’oro della Cina. Viaggia in terza posizione Massimo Stano nella sua seconda frazione della giornata, stavolta da 10 km. Primi cinque da 19:25 (1h45:58), sul piede del 3:53, con un ritardo di 19 secondi dalla coppia di testa. L’Australia insegue, e la gara degli azzurri, in sostanza, diventa tutta finalizzata a blindare la terza piazza dagli assalti potenziali degli australiani nella frazione finale. Pintado stacca Martin nel penultimo chilometro, ma è gravato da due rossi, più un ulteriore richiamo e lo spagnolo lo riprende e lo saluta poco prima del cambio. Stano chiude la prova con un vantaggio di 20 secondi sull’Australia e di 44 sul Perù: totale 2:05:27, 38:54 in questi dieci chilometri (ritmo poco superiore a 3:53), 19:29 nei secondi cinque.
QUARTA FRAZIONE – La gara azzurra, a questo punto, è per il bronzo, da difendere sull’Australia. Palmisano bene nel primo chilometro (+2 secondi), poi perde 8 secondi dall’australiana Montag nei due successivi, altri 7 nel quarto, e il sorpasso si materializza al 36esimo chilometro di gara. Anche la peruviana Garcia Leon riprende Nelly che poi viene superata dalla messicana Gonzalez e gli azzurri diventano sesti, ma ormai si tratta soltanto di terminare la gara con onore.
Le parole degli Azzurri ai microfoni di Raisport
Antonella Palmisano: “Ho contratto il Covid. Abbiamo tenuto tutto segreto, per proteggere i miei compagni di squadra e mi sono tenuta ben isolata. Mi sono sentita sento meglio rispetto alla gara individuale, ci siamo detti di dare il massimo. Nella prima parte mi sono sentita bene e nella seconda ho pagato il conto. Abbiamo dato tutto, siamo contenti. Questo tipo di staffetta è bella. Se arrivi da uno stato di salute ottimo, ti diverti di più”.
Massimo Stano: “Ho avuto problemi fisici e ho perso dei metri, cercando di rientrare nei rettilinei, i medici mi hanno rassicurato e sono andato poi tranquillo. Ho dato il massimo, come ci siamo detti con Antonella, diamo tutto, poi quello che viene, viene. Questo è importante. Ho sofferto in questo tipo di gara, dipende tanto dai giudici, è un terno al lotto, non la amo così tanto, ma crea spirito di squadra”.
Foto Grana/Fidal
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