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Parigi 2024, il Settebello perde con la Spagna: gli Azzurri giocheranno per il settimo posto

9 agosto 2024 | 15:44
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Parigi 2024, il Settebello perde con la Spagna: gli Azzurri giocheranno per il settimo posto
Parigi 2024, il Settebello perde con la Spagna: gli Azzurri giocheranno per il settimo posto
Parigi 2024, il Settebello perde con la Spagna: gli Azzurri giocheranno per il settimo posto
Parigi 2024, il Settebello perde con la Spagna: gli Azzurri giocheranno per il settimo posto

Il TAS respinge il ricorso dopo le polemiche arbitrali, a seguito dell’incontro con l’Ungheria. Protesta dell’Italia prima della partita

Parigi, 9 agosto 2024 – Il Settebello perde con la Spagna, nella finalina del quinto posto. Gli Azzurri protestano con la giuria, voltati di spalle, durante l’Inno, prima di cominciare la partita. Ora l’Italia giocherà per il settimo posto.

Il racconto della partita e il tabellino – Fonte federnuoto.it

Protesta del Settebello. Gli azzurri si schierano di spalle alla giuria al momento dell’inno nazionale. Condemi vince lo sprint per la prima palla al centro con la Spagna che si ferma simbolicamente. Il commissario tecnico Campagna chiama time-out e sostituisce l’attaccante che torna in panchina vestendo la tuta. Non rientrerà più in vasca per simulare 12 giocatori a referto. Di Fulvio si assenta dal gioco per riprodurre quattro minuti effettivi di inferiorità numerica. Messaggio chiaro.

La partita con la Spagna, che vale la finale per il quinto posto delle Olimpiadi, è un atto di indignazione nei confronti dell’ingiustizia arbitrale subita nei quarti di finale, quando Condemi è stato espulso per gioco violento perché ha tirato in porta (momentaneo 3-3) colpendo il difendente magiaro al termine del movimento del braccio. Un normalissimo contatto di gioco, che arbitri e VAR hanno trasformato in colossale errore interpretativo: gol annullato, rigore per l’Ungheria che realizza il 4-2, giocatore italiano espulso ed azzurri con un uomo in meno per 4 minuti. Partita olimpica rovinata tra i buuuuu del pubblico. Mancanza di rispetto assoluta e imperdonabile nei confronti della pallanuoto.

Intanto il TAS ha respinto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Nuoto che attende le motivazioni. Nel frattempo il Management Commitee della World Acquatics ha smentito arbitri, delegati e VAR, ammettendo che Condemi non ha commesso violenza (brutalità) pertanto non avrebbe subito giornate di squalifica. Sul documento ricevuto dalla Federazione Italiana Nuoto è scritto che “dopo aver preso in considerazione le circostanze del caso e aver esaminato il video disponibile dell’azione, il Management Committee non può concludere che ci sia stato un intento malevolo nell’atto di tirare la palla da parte del Sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell’avversario. Pertanto il Sig. Condemi non sarà escluso da altre partite del torneo per questa azione”. In precedenza erano stati respinti i primi due ricorsi per motivi contraddittori.

Italia-Spagna 9-11

Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Velotto, Gianazza 1, Fondelli 1, Condemi, Renzuto Iodice, Echenique 2, Presciutti 1, Bruni 1, Di Somma, Iocchi Gratta 2 (1 rig.), Nicosia. All. Campagna.

Spagna: Aguirre, Munarriz Egana 1, Granados Ortega 3, Sanahuja, De Toro Dominguez 1, Larumbe Gonfaus 2, Famera 1, Cabanas Pegado, Tahull Compte, Perrone Rocha 3, Biel Lara, Bustos Sanchez, Lorrio. All. Martin Lozano.

Arbitri: Zwart (NED) e Dervieux (FRA).

Note: parziali 0-4, 3-2, 3-3, 3-2. Espulsi per proteste nel terzo tempo Granados Ortega a 7’12” e Presciutti a 7’54”. Uscito per limite di falli Sanahuja a 1’09” del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/9 + un rigore e Spagna 4/9. Nicosia subentra a Del Lungo dopo 1’25” del primo tempo.

CRONACA. Gli azzurri sono emozionati e con le lacrime agli occhi. La Spagna rinuncia simbolicamente ad affrontare lo sprint iniziale contro Condemi. Gli applausi dell’Arena La Défense sono tutti per lui, per un ragazzo vittima di un’ingiustizia e che costituirà l’ossatura del Settebello del futuro. Il ct Campagna chiama immediatamente il timeout e lo sostituisce: l’Italia sceglie di giocare deliberatamente in dodici uomini. Condemi si rimette la tuta. Il capitano Di Fulvio si defila di proposito: azzurri, di fatto, con un uomo in meno per quattro minuti. È un gesto eclatante. La Spagna capisce la situazione e gioca al piccolo trotto, pur realizzando tre gol. Dalla seconda parte del primo parziale inizia la contesa in vasca: Granados piazza i soliti colpi da campione; gli azzurri si sbloccano con i gol dei giovani Iocchi Gratta e Gianazza, cui segue l’acuto di Fondelli. Punteggio sul 6-3 per la Spagna dopo 16 minuti.

Nel terzo periodo prosegue il break dell’Italia che accorcia con Di Fulvio (6-4) per il primo gol in superiorità numerica ed Echenique (6-5) che finta il passaggio e folgora Aguirre. Controbreak iberico: Munarriz (7-5) sfrutta un piccolo errore difensivo di Di Fulvio, De Toro (8-5) supera Nicosia, Perrone prima della sirena ristabilisce il +3 per il 9-6 dopo tre tempi. Granados e Presciutti vengono espulsi per proteste a pochi secondi di distanza: i due si scambiano un abbraccio di solidarietà.

In apertura dell’ultimo tempo Renzuto Iodice si procura il penalty che Iocchi Gratta trasforma (9-7). Il Settebello torna sul -1 con il tiro di Echenique (9-8) che piega le mani di Aguirre, ma il veterano Perrone (10-8 e 11-8) ristabilisce il +3. La beduina di Bruni fissa il risultato sul definitivo 11-9 per la Spagna. Il Settebello affronterà sabato alle 19:35 la perdente tra Grecia e Australia nella finale per il settimo posto.

Foto Giorgio Scala / DBM

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