I CONTROLLI

Blitz antiabusivismo tra Ostia e Civitavecchia

17 agosto 2024 | 09:34
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Blitz antiabusivismo tra Ostia e Civitavecchia

Strutture ricettive nel mirino dei carabinieri. I dettagli

Ostia, 17 agosto 2024 – Al fine di prevenire truffe ai danni dei turisti, riversatisi nei luoghi di villeggiatura della Provincia di Roma nella settimana di Ferragosto e contrastare fenomeni di illegalità nel settore della gestione delle strutture ricettive, in particolare B&B, i Carabinieri delle Compagnie dipendenti dal Gruppo di Ostia hanno avviato un servizio straordinario di controllo. In particolare, è stata data massima attenzione alle strutture ricettive presenti nell’area costiera tra Ostia e Civitavecchia, nonché nelle zone di villeggiatura a nord della Capitale, area di Bracciano, Monterotondo e lungo la via Cassia.

Il bilancio

Il bilancio dell’attività, durata una settimana, è di 249 B&B controllati, dei quali 8 sono risultati abusivi (2 nell’area di Ostia, 1 in quella di Civitavecchia, 1 zona Ponte Galeria, 2 Cesano e 2 Bracciano – per i quali è stata disposta l’immediata chiusura dell’attività) e in 25 strutture sono emerse irregolarità amministrative di varia natura (elevate complessivamente 39 sanzioni per un ammontare di 78.513 euro), pari a circa il 10% di quelli controllati. Pur del tutto illegali, i B&B controllati venivano pubblicizzati anche a mezzo dei principali portali web di prenotazione.

L’attività, condotta anche nei confronti delle strutture ricettive regolari, ha permesso di individuare 9 gestori che hanno omesso di comunicare le generalità delle persone alloggiate all’autorità di Pubblica Sicurezza, ovvero non hanno completamente identificato gli ospiti. Per tale motivo, i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Nel corso di un controllo, un gestore è stato denunciato per violazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, per non aver inviato taluni lavori dipendenti alla visita medica periodica.

Le violazioni

Nel dettaglio, tra le principali violazioni amministrative riscontrate troviamo la mancata esposizione della tabella dei prezzi massimi praticati all’ingresso della struttura ovvero nelle camere, l’applicazione ai turisti di prezzi massimi difformi da quelli esposti, la dotazione, in modo permanente, di un numero di posti letto superiore a quello indicato dalla ‘segnalazione certificata di inizio attività’ (Scia), la mancata residenza, da parte del gestore, nella sede del B&B. Tra i 422 occupanti identificati all’atto dei controlli, 46 sono risultati con precedenti di polizia, in un caso, i Carabinieri si sono trovati davanti anche due coniugi con precedenti per associazione di tipo mafioso.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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