Giro di vite della polizia contro l’abusivismo commerciale tra il litorale e il centro

18 agosto 2024 | 16:59
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Giro di vite della polizia contro l’abusivismo commerciale tra il litorale e il centro

Molta attenzione è stata posta anche sul tema della sicurezza stradale, con circa 700 violazioni al Codice della Strada

Ostia, 18 agosto- Giro di vite della Polizia Locale di Roma Capitale sui fenomeni di abusivismo commerciale durante il periodo di Ferragosto, con serrati controlli in diverse aree della città, in particolare sul litorale romano e nel centro storico. Diverse le pattuglie dei Gruppi GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e del X Mare, impegnate nelle verifiche ad Ostia, che hanno portato al sequestro di un notevole quantitativo di merce, in particolare bigiotteria, giocattoli, maschere, palloni e gonfiabili.

Ulteriori controlli sono stati svolti dagli agenti del I Gruppo Centro nelle principali località turistiche, tra fontana di Trevi, piazza di Spagna, Colosseo, Pantheon, piazza Navona, con diversi sequestri sia amministrativi che penali di articoli, tra cui borse, cinte e portafogli con marchi contraffatti. In totale sono stati più di 800 i prodotti posti sotto sequestro in pochi giorni dai vari Gruppi impegnati nell’attività anti abusivismo. Durante le verifiche, una pattuglia del I Gruppo ieri ha individuato l’uomo che, il giorno prima, si era reso responsabile del furto di alcune centinaia di euro ai danni di due turisti stranieri, mentre tentava di vendere loro dei braccialetti in Piazza della Trinità dei Monti. Una volta intercettato tra le vie del Centro Storico, gli operanti hanno seguito il soggetto per poi riuscire a bloccarlo. A carico dell’uomo, di nazionalità senegalese, è scattata la denuncia per furto con destrezza. Molta attenzione è stata posta anche sul tema della sicurezza stradale, con circa 700 violazioni al Codice della Strada rilevate e sanzionate dai caschi bianchi sul territorio capitolino.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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