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Ius Soli. Cos’è e come funziona oggi il conferimento delle cittadinanze in Italia

19 agosto 2024 | 17:00
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Ius Soli. Cos’è e come funziona oggi il conferimento delle cittadinanze in Italia

Dopo le recenti aperture da parte di Forza Italia, e le conseguenti barricate della Lega, il dibattito sullo Ius Soli è tornato al centro della scena politica italiana

Roma, 19 agosto 2024 – Dopo le recenti aperture da parte di Forza Italia, e le conseguenti barricate della Lega, il dibattito sullo ius soli è tornato al centro della scena politica italiana. Il tema, che sembrava ormai archiviato e chiuso in un cassetto del Parlamento, torna dunque in auge. Ma di cosa si tratta? E come funziona, oggi, il conferimento delle cittadinanze in Italia? Scopriamolo.

Cos’è lo Ius Soli

Lo Ius Soli  fa riferimento alla nascita sul “suolo”, sul  territorio dello Stato e si contrappone, nel novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, allo “Ius Sanguinis”, imperniato invece sull’elemento della  discendenza o  della filiazione.  Per i Paesi che applicano lo Ius Soli è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori.

La legge 91 del 1992 indica il principio dello Ius Sanguinis come unico mezzo di acquisto della cittadinanza a seguito della nascita, mentre l’acquisto automatico della cittadinanza iure soli continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei genitori. La  disciplina contenuta nel provvedimento varato dal Consiglio dei ministri del 4 agosto 2006 introduce una  nuova ipotesi di ius soli proprio con la previsione  dell’acquisto della cittadinanza italiana da parte di chi  è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui uno almeno sia residente legalmente in Italia senza interruzioni da cinque anni al momento della nascita.

 Altri modi per acquistare la cittadinanza sono la  “Iure Communicatio“, ossia la  trasmissione all’interno della famiglia da un componente all’altro (matrimonio, riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione, adozione),  il “beneficio di legge”, allorché, in presenza di determinati presupposti, la concessione avvenga in modo automatico, senza necessità di specifica richiesta, e, infine, la “naturalizzazione”. Questa comporta non una concessione automatica del nuovo status ma una valutazione discrezionale da parte degli organi e degli uffici   statali competenti.

Altri modi per acquisire la cittadinanza

Oltre ai principi di ius soli e ius sanguinis, esistono altri modi per acquisire la cittadinanza italiana:

1. Iure Communicatio. Questo principio consente la trasmissione della cittadinanza all’interno della famiglia, attraverso matrimonio, adozione o riconoscimento di filiazione.

2. Beneficio di legge. In alcune situazioni, la concessione della cittadinanza avviene in modo automatico, senza la necessità di una specifica richiesta.

3. Naturalizzazione. Questo processo richiede una valutazione discrezionale da parte delle autorità competenti e non garantisce automaticamente la cittadinanza.

Ius Scholae

Oltre a tutto ciò, il Movimento 5 Stelle spinge invece per l’introduzione dello Ius Scholae. Questo principio, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dal suo leader Giuseppe Conte, mira a riformare il modo in cui si acquisisce la cittadinanza, rendendola più inclusiva, specialmente per i giovani nati e cresciuti in Italia. “Ius Scholae” significa “diritto della scuola” e si riferisce al principio secondo cui i giovani che hanno frequentato un ciclo scolastico in Italia per un periodo minimo di tempo possano ottenere la cittadinanza italiana. Questa proposta si inserisce in un contesto più ampio, volto a riconoscere e valorizzare l’identità culturale e sociale di chi è cresciuto nei nostri territori.

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