Cultura, Turismo, Lavoro

Maria Alessandra Dalla Torre Baffi, la generosità fatta donna

21 agosto 2024 | 08:00
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Maria Alessandra Dalla Torre Baffi, la generosità fatta donna

Una presenza viva, dinamica e promotrice di iniziative: Maria Alessandra non si è mai sottratta quando c’era da aiutare il prossimo

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“Cultura, Turismo, Lavoro”: un progetto della Fondazione Anna Maria Catalano, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR Transizione digitale Organismi Culturali e creativi”.

Maria Alessandra Dalla Torre nasce ad Oderzo (Treviso) il 5 maggio 1928, figlia di Arcangelo, addetto alla ricerca e allo scavo dei pozzi artesiani e Maria, casalinga. E’ l’unica ragazza tra i  quattro figli  e, a causa della cagionevole salute della madre e delle prolungate assenze per lavoro del padre, diviene da subito un punto di riferimento per tutta la famiglia.

Dopo le scuole dell’obbligo comincia a lavorare come apprendista infermiera nell’ospedale di Oderzo. In cerca di un impiego sicuro, come molti altri giovani veneti, si trasferisce a Roma dove termina la formazione infermieristica. Diventerà poi una brillante strumentista del chirurgo ortopedico Marino Zuco, che ricorderà per tutte la vita come un maestro.

Il matrimonio e il trasferimento a Fregene

Nei primi anni Sessanta si lega sentimentalmente al futuro marito Paolo Baffi, con il quale avrà i suoi due figli Giuseppina ed Enrico e che diventerà in seguito Governatore della Banca d’Italia. Nonostante il prestigioso incarico del marito, qualche anno dopo la famiglia decide di trasferirsi a Fregene anche per aiutare il piccolo Enrico che, soffrendo d’asma, avrebbe beneficiato dell’aria marina. In questa nuova piccola comunità Maria Alessandra inizia da subito ad occuparsi del territorio, nei settori più disparati con un impegno costante e appassionato che la renderà un importante punto di riferimento per tutto il territorio.

Insieme ai coniugi Leonardo e Maria Pia Rotundi e a Luigi Monaco, dà un contributo rilevante per la nascita del Liceo Leonardo da Vinci di Maccarese. Negli anni Settanta, infatti, nel territorio che poi costituirà il Comune di Fiumicino, non era presente alcuna scuola superiore e il Leonardo da Vinci  iniziò nel 1975 con una sola classe di appena 14 studenti.

Scuola e ruoli di prestigio

Sempre attenta al mondo della scuola ricopre in questo ambito molti ruoli di prestigio: negli anni settanta è il  primo presidente del 106° Circolo Didattico (in quell’epoca comprendente tutte le scuole della zona nord dell’attuale Comune di Fiumicino, da Fregene a Passoscuro); è poi presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Media San Giorgio e per 9 anni membro del XXII Distretto Scolastico. Successivamente si impegna per l’autonomia dell’Istituto Tecnico che attualmente è intitolato al nome del marito Paolo Baffi.

Coraggio e altruismo

E’ una donna coraggiosa e altruista che si spende con generosità in tanti diversi contesti: dove c’è bisogno Maria Alessandra c’è,  con entusiasmo, semplicità, modestia riuscendo ad essere sempre una formidabile catalizzatrice di energie positive orientate al Bene. Nel 1976 dà vita ad un’iniziativa che non riguarda il territorio di Fregene: in quell’anno il Friuli viene colpito da un disastroso terremoto e , insieme ad alcuni concittadini,  Maria Alessandra attua una raccolta di fondi e di materiale da portare alle persone terremotate. Con le donazioni raccolte viene acquistata una roulotte, e in tre partono per il nord Italia sul camion del signor Angelini, distribuiscono il materiale ai terremotati e consegnano la roulotte ad una giovane coppia che aveva perso la propria casa.

Dagli anni Ottanta diviene membro attivo della Pro Loco di Fregene, sia sotto la presidenza dell’ingegner Rotundi che sotto quella del comandante Consalvo. Nei primi anni di partecipazione alla Pro loco collabora all’organizzazione della pulizia della cittadina. Rimane in molti il ricordo dei cartelli che vengono collocati in varie parti in cui vi era scritto “Nessuno pulisce Fregene. Non sporcatela”. La Pro Loco riuscì anche a dotarsi di un’autobotte per l’innaffiamento dei giovani pini.

Dalla tutela ambientale alle iniziative solidali

Insieme al marito Paolo è una delle promotrici della creazione dell’Oasi di Macchiagrande, la riserva naturale collocata fra Fregene e Focene di proprietà della Maccarese s.p.a. e gestita dal WWF. Questa oasi è diventata un importante punto di riferimento per la conservazione della biodiversità, offrendo habitat a numerose specie di fauna e flora mediterranea. L’oasi è anche un luogo di educazione ambientale, con visite guidate e attività didattiche per scuole e gruppi.

Verso la fine degli anni Ottanta, a causa della malattia che colpisce il marito, conosce il professor Mandelli, con il quale inizia una lunga collaborazione. Diviene presidente della Roma AIL (l’Associazione Italiana contro le Leucemie) nonché vice presidente dell’AIL nazionale, e organizza molte iniziative nel Comune di Fiumicino per la raccolta di fondi per l’associazione. Fra queste iniziative sopravvive ancora, grazie all’impegno di volenterose cittadine del Comune, la vendita delle uova di Pasqua. Negli stessi anni partecipa alla creazione dell’associazione Bambini Ammalati di Cancro del prof. Castello.

Nel 1994, insieme ad altre signore residenti nel territorio, invita per una vacanza alcuni giovani ragazzi provenienti dalla travagliata Bosnia. Nella sua casa viene ospitata la giovane Alina, con la quale manterrà un rapporto epistolare per molti anni ancora. Nell’anno 2000, il sindaco Giancarlo Bozzetto la chiama con sé per andare nel Kosovo con lo scopo di stabilire una collaborazione umanitaria e di supporto con il popolo kosovaro. L’aiuto a questo popolo culmina nella realizzazione di un poliambulatorio a Dakovica, inaugurato nei primi anni Duemila.

Un punto di riferimento per la comunità

Anche negli anni successivi è stata sempre un punto di riferimento e non si è mai sottratta quando c’era da aiutare il prossimo: una presenza viva, dinamica, promotrice di tante iniziative, orgogliosa di quanto aveva costruito con un gruppo di pionieri come lei nella piccola comunità fregenate e felice di vedere la crescita delle tante realtà che  aveva contribuito a realizzare.

Maria Alessandra Baffi è morta a Roma il 17 dicembre 2018 ed è sepolta nella piccola cappella del cimitero di Maccarese.

Si ringraziano Enrico e Giuseppina Baffi, figli di Maria Alessandra, per il prezioso e indispensabile aiuto per la redazione della biografia e per aver concesso l’uso delle foto.